<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Monteforte d'Alpone

Sequestrano e picchiano un uomo per una relazione clandestina: tre arrestati. Uno nel Veronese

I carabinieri a Monteforte
I carabinieri a Monteforte
I carabinieri a Monteforte
I carabinieri a Monteforte

Con l’accusa di aver sequestrato, picchiato a sangue e abbandonato agonizzante in strada un connazionale, per punirlo perché avrebbe avuto una relazione clandestina con la moglie di uno di loro, tre uomini originari dell’India, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, in collaborazione con il Comando Provinciale di Brescia e di Verona.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip di Milano Lidia Castellucci su richiesta del pm Antonio Cristillo, che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Treviglio, dopo il sequestro, l’aggressione e la rapina commessi la mattina del 25 novembre 2020, tra Cassina dè Pecchi (Milano) e Isso (Bergamo), ai danni di un 32enne residente a Brescia.

La vicenda è maturata negli ambienti della comunità indiana del bresciano. Le indagini hanno permesso di far luce, oltre che sulle responsabilità degli indagati - residenti o con il domicilio tra il bresciano e la provincia di Verona, a Monteforte d'Alpone - sulle ragioni che a novembre 2020, hanno determinato il sequestro della vittima: avrebbe intrattenuto una relazione clandestina con la moglie di uno degli arrestati.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, la vittima, le cui abitudini erano state preventivamente monitorate, sarebbe stata sequestrata dai tre connazionali: avrebbero aggredito l’uomo alle spalle, poi prelevato a forza, fatto salire a bordo di un furgone Iveco, legato, incappucciato e malmenato ripetutamente con calci e pugni, fino a fargli perdere i sensi, mentre lo trasportavano.

Rapito a Cassina dè Pecchi, dove quella mattina si era recato a lavorare - distribuiva volantini pubblicitari -, ferito, sanguinante ed ancora legato da fascette ai polsi, sarebbe stato poi letteralmente abbandonato su di una piazzola di sosta della Strada Provinciale n. 11, dove a soccorrerlo sono stati inizialmente dei passanti e dopo la richiesta di intervento al 112, il personale sanitario e una pattuglia dei Carabinieri di Romano di Lombardia.

Durante il tragitto la vittima, oltre che esser minacciata di morte, sarebbe stata anche rapinata dei due cellulari in suo possesso nonché dei pochi soldi posseduti. Oggi con l’arresto dei tre, due in cella e uno ai domiciliari, l’epilogo delle indagini: che hanno fatto luce su anche precedenti episodi vessatori e di minacce sempre nei confronti del 32enne.

Difatti, circa un mese prima del suo sequestro, due degli arrestati, lo avevano minacciato per fargli confessare la relazione clandestina. Dopo l’esecuzione degli arresti, due dei quali avvenuti a Brescia ed uno a Monteforte D’Alpone, in provincia di Verona, i militari hanno tradotto i due destinatari dell’ordine di custodia cautelare in carcere a San Vittore a Milano.

Suggerimenti