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Sconto sulla Tari alle attività bloccate

Rifiuti Una batteria di cassonetti in via Emilei, centro storico: la Tari è la tassa sui rifiuti
Rifiuti Una batteria di cassonetti in via Emilei, centro storico: la Tari è la tassa sui rifiuti
Rifiuti Una batteria di cassonetti in via Emilei, centro storico: la Tari è la tassa sui rifiuti
Rifiuti Una batteria di cassonetti in via Emilei, centro storico: la Tari è la tassa sui rifiuti

La Tari, la Tassa rifiuti, per l’anno 2021 verrà ridotta fino al 75 per cento del valore, per le attività economiche penalizzate dall’interruzione lavorativa a causa della pandemia da Covid. Lo ha deciso la Giunta comunale, approvando la delibera delle tariffe della Tari 2021, con specifiche riduzioni da applicare alle utenze non domestiche di tutte le attività che, nel corso del 2021 - come illustra il sindaco Federico Sboarina con l’assessore alle finanze Francesca Toffali - «non hanno potuto svolgere regolarmente la propria attività, a causa delle disposizioni governative legate alla pandemia». L’operazione ha un costo complessivo di 5.777.000 euro, dei quali 2.509.000 ricavati dall’avanzo di amministrazione 2020 del Comune. Il resto sono fondi governativi dati ai Comuni per ristori sulla Tari. Riduzioni della Tari Come spiega la Toffali e informa una nota di Palazzo Barbieri, lo sgravio viene applicato direttamente alle utenze non domestiche della tassa rifiuti, con il riconoscimento di un 75 per cento di sconto della quota fissa e variabile a tutte le attività rimaste completamente chiuse a causa delle disposizioni legate al Covid. Cioè impianti sportivi, alberghi, ristoranti, trattorie, bar, agenzie viaggi, cinema e teatri, campeggi, musei, biblioteche, scuole, luoghi di culto. Sospensioni di attività Viene riconosciuta invece una riduzione del 48 per cento della quota variabile a tutte le attività che, nei primi mesi del 2021, in modo saltuario, sono state costrette a una sospensione temporanea del lavoro. Come negozi di abbigliamento, calzature, librerie, parrucchiere, estetiste, falegnami, idraulici, elettricisti. Lo sgravio viene applicato sui soli costi della Tari e non sulla quota fissa. Contro l’emergenza «Continua il programma degli interventi emergenziali mirati per un sostegno diretto alle attività economiche», dice Sboarina. «Abbiamo sempre detto che la maniera concreta per dare aiuto a chi è stato colpito dalla crisi non era il meccanismo a pioggia, quanto piuttosto interventi significativi che dessero effettivo sollievo a chi a causa del fermo lavorativo nei primi mesi nel 2021 è rimasto fermo. Altre attività economiche, invece, non hanno mai smesso di lavorare». Esempi Sboarina, parlando degli sconti, cita un bar di 100 metri quadrati, che dovrebbe pagare una Tari pari a 1.123 euro, mentre grazie a una riduzione del 75 per cento ne pagherà 280,75. «Sono azioni concrete rese possibili dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, destinato a sostenere, con questo provvedimento, le attività economiche più colpite». Le risorse, aggiunge la Toffali, «sono state destinate in maniera oculata, attraverso scelte volte a portare aiuto a chi è nell’effettivo bisogno. Tutti i cinque milioni 777mila euro andranno infatti a coprire i mancati introiti collegati ai periodi di chiusura degli esercizi». Le categorie «Questo è un concreto supporto per agevolare la ripartenza». È il commento di Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona. «Ci auguriamo che queste misure di sostegno contribuiscano a rimettere in carreggiata almeno una parte delle centinaia di aziende del terziario di mercato veronesi che, purtroppo, sono sull’orlo del baratro», conclude. Un plauso anche da Paolo Artelio, presidente del settore turismo e degli esercenti Fipe di Confcommercio Verona che - interpretando anche il pensiero di Leopoldo Ramponi, Giulio Cavara ed Emanuel Baldo, rispettivamente presidente dell’Associazione Ristoratori di Confcommercio Verona, di Federalberghi Verona e del sindacato caffè bar dell’Associazione - esprime l’auspicio che altri Comuni prevedano una riduzione della tariffa, «come del resto auspicato dalla stessa Confcommercio Verona in una lettera recentemente inviata ai sindaci dei 98 Comuni della provincia». Anche Confesercenti Verona plaude «alla scelta di dare un’importate segnale alle imprese maggiormente colpite un segnale di ripartenza e di speranza», dice il presidente per Verona Paolo Bissoli. E per il direttore generale Alessandro Torluccio, «lo sgravio diventa una sorta di ulteriore contributo indiretto, di ristoro, che sicuramente farà bene alle imprese».•.

Enrico Giardini

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