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Schianto tragico allo stop Un motociclista ucciso

La polizia locale di Mantova sul luogo dell’incidente mortale accaduto sulla Ostigliese dove ha perduto la vita un pensionato veronese. All’origine del sinistro una mancata precedenzaGianfranco Tosetto, qui durante una gita in moto, avrebbe compiuto sessant’anni a settembre
La polizia locale di Mantova sul luogo dell’incidente mortale accaduto sulla Ostigliese dove ha perduto la vita un pensionato veronese. All’origine del sinistro una mancata precedenzaGianfranco Tosetto, qui durante una gita in moto, avrebbe compiuto sessant’anni a settembre
La polizia locale di Mantova sul luogo dell’incidente mortale accaduto sulla Ostigliese dove ha perduto la vita un pensionato veronese. All’origine del sinistro una mancata precedenzaGianfranco Tosetto, qui durante una gita in moto, avrebbe compiuto sessant’anni a settembre
La polizia locale di Mantova sul luogo dell’incidente mortale accaduto sulla Ostigliese dove ha perduto la vita un pensionato veronese. All’origine del sinistro una mancata precedenzaGianfranco Tosetto, qui durante una gita in moto, avrebbe compiuto sessant’anni a settembre

Potrebbe esserci uno stop non rispettato alla base dell'incidente costato la vita, intorno a mezzogiorno di ieri a Valdaro, sulla strada Ostigliese, alle porte di Mantova, a Gianfranco Tosetto, 59 anni di Verona, che abitava a Santa Lucia. L'uomo, operaio metalmeccanico delle Ferrovie dello Stato, era separato da molti anni e avrebbe compiuto 60 anni il prossimo settembre. Era con la compagna, che abita nel mantovano, si stava dirigendo a bordo della sua moto verso il capoluogo virgiliano. Nella zona industriale di Valdaro, alle porte della città, lo scontro. Secondo la ricostruzione della polizia locale di Mantova che ha effettuato i rilievi di legge parrebbe che l’auto, una Ford Ecosport, immettendosi da via Giordano di Capi abbia saltato lo stop. La moto, una Bmw 1200, guidata dalla vittima con a bordo anche la compagna Ivon Franzini, 59 anni, residente a Castelletto Borgo di Mantova (finita poi all’ospedale “Carlo Poma” di Mantova), si è schiantata contro la macchina sulla parte posteriore sinistra. Tosetto ha fatto un volo di molti metri cadendo a terra battendo violentemente il capo. La moto procedeva regolarmente sulla strada che non è trafficata, in mezzo alla zona industriale mantovana. Sono scattate le telefonate al 118, che per fare prima ha inviato l’elisoccorso: i soccorritori hanno tentato di rianimare il paziente effettuando il massaggio cardiaco per un’ora, sulla strada, ma non c’è stato nulla da fare. L’auto era guidata da un cinquantaquattrenne di origini brasiliane con a bordo la sua famiglia: moglie quarantenne e figlie di 9 e 19 anni. Tutti illesi. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia locale di Mantova, lo straniero non avrebbe rispettato il segnale di stop. In quella strada e a quell’ora, Tosetto non poteva neanche immaginare che qualcuno non rispettasse lo stop. La compagna della vittima, che viaggiava come passeggera, è ricoverata per accertamenti al Carlo Poma di Mantova, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Fatale per uomo, che indossava regolarmente il casco, il volo di svariati metri fatto dopo l'urto. La coppia aveva iniziato a frequentarsi un anno fa circa, ed era molto felice. «Gian», come tutti gli amici abbreviavano il suo nome, era appassionato di moto e di montagna. E infatti proprio con la moto era solito andare anche in vacanza, di recente aveva fatto un bellissimo tour della Sardegna. Ma era un centauro esperto, che non mollava la due ruote neanche d’inverno. Infatti quando era andato in pensione i suoi amici gli avevano regalato le manopole riscaldate. Ed era appassionato di balli latino americani. Frequentava una scuola di via Marin Faliero. «Che brutta notizia che mi state dando», dice Vanessa, un’amica che frequentava la stessa scuola di ballo, «con il Gian abbiamo fatto tantissime feste, ci siamo divertiti. Mi spiace molto per questo incidente tremendo. Ora era finalmente felice, con questa compagna stava bene, erano in grande sintonia. Che destino tragico e beffardo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Vaccari

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