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L'intervista

Sboarina guarito dal Covid: «L'emergenza va affrontata in modo diverso»

Il sindaco Sboarina
Il sindaco Sboarina
Il sindaco Sboarina
Il sindaco Sboarina

Aveva superato le altre ondate di covid indenne pur essendo sempre stato al suo posto, a contatto con le centinaia di persone che non hanno potuto fermarsi neanche quando per il Paese è stato dichiarato il lock down. Ma la variante Omicron nei giorni scorsi ha contagiato anche il sindaco Federico Sboarina. Adesso sta meglio, il suo tampone è negativo. Ma i problemi da affrontare sono tanti: dalla ripresa della scuola in presenza o in Dad. Alcuni sindaci veronesi infatti hanno deciso di far slittare il rientro in aula e lo stesso governatore Luca Zaia ha annunciato che «non saremo in grado di gestire il testing». I temi caldi di questi giorni sono il nuovo decreto sull’obbligo vaccinale per gli over 50, il campionato di calcio che prosegue nonostante i tanti giocatori positivi. E poi la delusione sui finanziamenti del Pnrr, progetti che sfumano, la minoranza che attacca.

Sindaco, come è stato essere un contagiato Covid?

Ho avuto soltanto qualche linea di febbre durata qualche giorno. Ritengo che grazie al fatto che avessi fatto il vaccino i sintomi siano stati lievi. Non ho avuto le difficoltà di molti che dopo il contagio sono finiti in ospedale o non ce l’hanno fatta. In questi mesi non c’è stato giorno che non abbia pensato a loro, e non soltanto adesso, perchè è toccato a me.

A proposito di vaccino, cosa pensa della decisione di imporre l’obbligo vaccinale agli over 50?

È un tema molto complicato, che andrebbe sviscerato in molte parti, appartiene alla sfera della libertà, dei diritti di ciascuno. L’obbligatorietà rientra nella logica generale. Io sono per il convincimento. Premessa doverosa: sono favorevole al vaccino, abbiamo cercato di rendere i punti vaccinali il più accoglienti possibile. Sono stato tra i sindaci che hanno emesso più provvedimenti restrittivi, tipo la mascherina all’aperto prima di altri. Siamo andati nelle case degli ultraottantenni con la polizia locale a portare lettere per convincere gli anziani a farsi vaccinare, meglio il convincimento.

Lunedì centinaia di ragazzi tornano in classe. Anche a Verona?

Sono del parere che la scuola sia fondamentale e non farò ordinanze per far slittare il rientro in classe. Capisco, come ha evidenziato anche il presidente Zaia, che il rischio maggiore sia non avere sufficiente numero di insegnanti perchè magari ci sono troppi contagi. Comprendo la perplessità di chi, mettendo anche le mani avanti, teme che le scuole riaprano con mezze classi, senza insegnanti, con l’incubo della quarantena. Anche le disposizioni, lo vedete tutti, cambiano in continuazione. Ma la scuola per i nostri ragazzi è importante, certo dobbiamo capire come sarà, ma quello lo si vede soltanto riaprendo. Il picco di epidemia ancora non c’è, sappiamo che il rischio c’è, sappiamo che potremmo dover tornare in Dad.

Sono passati due anni e siamo ancora con gli stessi problemi

La pandemia è cambiata, andrebbe affrontata in un modo diverso. In questi giorni di malattia ho parlato con medici, ho ascoltato scienziati. Non dovremmo utilizzare gli stessi sistemi che abbiamo usato fino a qui, perchè il virus è cambiato ed abbiamo i vaccini. Dobbiamo capire se continuando con gli stessi metodi possiamo sostenere la società, garantire i servizi essenziali. Dobbiamo capire se continuando con gli stessi metodi, il Paese e la nostra città possono garantire la crescita economica che è in corso e, come Comune, valutare se abbiamo personale per i servizi essenziali. Spero che il Comitato tecnico scientifico faccia una riflessione su questo.

Lo sport va avanti, la Serie A continua il campionato.

Manca chiarezza, mancano regole uniche che valgano per tutti. So che mercoledì i rappresentanti di Lega Calcio si incontreranno con i ministri competenti per stabilire una linea comune, ritengo che sia giusto così. Regole lineari e chiare che valgano per tutti.

Sindaco in questi giorni si è parlato tanto di mancato rientro di Verona nei contributi del Pnrr. Sfuma il progetto di riqualificazione dell’Arsenale?

Nel bilancio di previsione del 2022 ci sono i 18 milioni per l’Arsenale. Il progetto lo avevamo già finanziato. Certo se avessimo avuto i soldi dell’Europa sarebbe stato meglio e non avremmo utilizzato i soldi pubblici. Ma l’Arsenale verrà riqualificato. Inoltre io sono ancora fiducioso. Siamo al sessantanovesimo posto nella classifica. Ci sono Comuni che debbono presentare integrazioni ai progetti, magari qualcuno di questi slitterà più in basso. Verona è stata esclusa, diciamo la verità, perchè qui si vive bene. Che poi i parlamentari dicano che non sono stati coinvolti, la polemica è sterile, sono i politici a decidere i parametri, non gli amministratori.

Alessandra Vaccari

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