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Residenti e commercianti infuriati

San Zeno, parcheggio chiuso: «E qui dilaga la sosta selvaggia»

Di giorno e di notte la situazione sta diventando insostenibile
Caos parcheggi a San Zeno, l'auto bianca in sosta per ore in mezzo alla strada
Caos parcheggi a San Zeno, l'auto bianca in sosta per ore in mezzo alla strada
San Zeno, caos sosta e parcheggio vuoto

Fuori, auto in sosta un po’ ovunque a qualunque ora del giorno ma soprattutto durante le ore centrali del mattino. Dentro, più precisamente sotto, oltre 200 posti auto inutilizzati e deserti ormai da anni.

Il nodo della sosta a San Zeno (Verona) è più che mai stretto tra sosta selvaggia, commercianti, esercenti e residenti arrabbiati e turisti che fanno rotta verso piazza Corrubbio nella speranza, vana, di lasciare la propria auto nel parcheggio interrato chiuso praticamente sempre da anni ma ancora segnalato su alcune mappe, compresa quella del sito del Comune.

«La situazione è paradossale. Il quartiere non ha mai voluto questa opera, l’abbiamo subita. E ora che c’è, è uno spazio vuoto e inutilizzato ormai da anni», interviene Paolo della pizzeria al taglio che si affaccia su piazza Corrubbio. Il parcheggio è infatti chiuso da circa tre anni, a seguito del fallimento della ditta Rettondini che l’aveva costruito in project financing, mentre la sosta selvaggia si concentra anche attorno ai suoi accessi serrati, addirittura davanti alle rampe e lungo via Da Vico.

Con l’avvio di una gestione provvisoria, concessa al Comune quale detentore del bene dal curatore fallimentare, il park era stato riaperto a metà agosto 2020 nei fine settimana e nei momenti di maggior afflusso. Sospese durante il lockdown, queste aperture sporadiche sono riprese ad aprile quando, nell’ottica di un ritorno graduale alla normalità, l’Amministrazione ha deciso di utilizzarlo in concomitanza di alcuni eventi. Per ora, si è trattato dei giorni (ma non tutti) in cui il rione ospita Antiquaria, il mercatino di vintage e hobbystica che si tiene solitamente la prima domenica del mese.

Dal ripristino di queste aperture sporadiche sono passati quasi sei mesi. E ancora, nessuna nuova. «Ho sentito che è sarebbe stata ventilata anche l’ipotesi di una sorta di acquisizione o gestione da parte di noi commercianti. Ci troveremo a breve per discuterne ma la vedo una strada onerosa e difficilmente percorribile. Una cosa è certa: più la struttura rimane chiusa e inutilizzata, più sarà difficile e costoso ripristinarne l’utilizzo che deve essere stabile e automatizzato. Non è pensabile gestirlo a ore e con persone fisiche. Inoltre, le aperture sporadiche non servono a nulla, la gente non sa che c’è questa opportunità e non la prende in considerazione preferendo andare altrove. Abbiamo perso parecchio questa estate», è il parere del titolare della Pasticceria San Zeno, affacciata proprio sulla scalinata di accesso pedonale al parcheggio.

Per ora, infatti, e fino a quando il nodo del futuro della struttura non sarà sciolto, il parcheggio quei giorni in cui è aperto viene gestito dall’Amt su richiesta del Comune con una tariffa di 3 euro per due ore e di 5 euro per l’intera giornata. Il pagamento non è automatizzato ma presidiato da personale della municipalizzata e ha un orario ben definito che va dal mattino fino alle 19.

«La situazione è critica, il rione è spesso al centro di manifestazioni che pur magari non svolgendosi direttamente qui comunque gravitano in queste vie. Il parcheggio selvaggio è effettivamente un problema che abbiamo più volte segnalato anche ai vigili», interviene Paola Andreoli, residente nella zona.

A incidere ulteriormente, è anche la mancanza degli stalli prima disponibili nella piazzetta accanto alla palazzina dell’Ater, dopo piazza Pozza lungo via Lenotti. La maggior parte degli stalli giallo – blu lì disegnati sono infatti inutilizzabili perché fagocitati dal cantiere propedeutico ai lavori di rifacimento dell’ex palazzina del Comune che fa angolo con via Scarsellini, venduta all’asta lo scorso giugno.

Ilaria Noro

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