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Errore riconosciuto dagli Usa

Ristoratore veronese nella lista nera americana per uno scambio di persona

Il locale del ristoratore veronese finito per errore nella black list Usa
Il locale del ristoratore veronese finito per errore nella black list Usa
Il locale del ristoratore veronese finito per errore nella black list Usa
Il locale del ristoratore veronese finito per errore nella black list Usa

Si è trovato i conti correnti bloccati, da un giorno all’altro. E solo inserendo i suoi dati su una piattaforma ha scoperto di essere finito nella blacklist del dipartimento del Tesoro americano, per un caso di omonimia.

 

Dopo due mesi, nei giorni scorsi è terminato l’incubo di Alessandro Bazzoni, titolare del ristorante pizzeria Dolcegusto di Parona: il Governo americano ha riconosciuto l’errore, ha risolto il disguido e ha rimosso la società di Bazzoni dalla lista nera.

All’origine del malinteso c’è un provvedimento firmato due mesi fa dall’allora presidente Trump: uno degli ultimi del suo mandato. Con quella misura Washington aveva effettivamente sanzionato un Alessandro Bazzoni, accusato di essere responsabile di un reparto di commercializzazione parallela virtuale in outsourcing informale per la Pdvsa, la compagnia petrolifera statale del Venezuela. Nel 2019 infatti l’ex presidente Usa aveva imposto delle sanzioni alla società, con l’obiettivo di privare il governo di Caracas di una fonte di entrate fondamentale e accelerare in questo modo la caduta del regime di Maduro. Alessandro Bazzoni era quindi finito nel giro di vite del Governo americano e, come da prassi, il Dipartimento del Tesoro aveva di conseguenza sanzionato tutte le aziende collegate al suo nome.

 

Senza fare troppi controlli, evidentemente, visto che nella lista nera ci è finita per errore anche la Amg Sas, l’altra società del veronese Bazzoni, che ha sede proprio dove si trova il Dolcegusto. Per rendere l’idea di quanto frequenti sono questi errori: anche un terzo Alessandro Bazzoni, titolare della SerigraphicLab di Sassari, è finito nella blacklist americana. Anche lui ne è stato rimosso, nei giorni scorsi.

Francesca Lorandi

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