Dopo aver abbattuto la barriera tra cucina e sala nel suo locale "Casa Perbellini", questa mattina lo chef Giancarlo Perbellini ha abbattuto una nuova barriera entrando nel carcere di Verona, a Montorio, per un'iniziativa davvero speciale.
Lo chef 2 stelle Michelin insieme alla sua brigata ha cucinato un pranzo gourmet per oltre un centinaio tra detenuti e detenute, familiari e volontari della Casa Circondariale di Montorio, aderendo al progetto nazionale di solidarietà "L'ALT(r)A cucina...per un pranzo d'amore". L'iniziativa promossa da Prison Fellowship Italia Onlus, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS, giunta alla quarta edizione, porta nelle carceri italiane pranzi stellati preparati da grandi Chef e serviti da testimonial del mondo dello spettacolo, offrendo ai detenuti una giornata particolare e diversa. Quest’anno l’evento si è svolto contemporaneamente in nove istituti penitenziari: Torino (Le Vallette), Ivrea, Verona, Milano (Opera), Roma (Rebibbia femminile), Casal del Marmo, Modena, Salerno e Palermo (Pagliarelli).
«Abbiamo portato un sorriso al palato dei detenuti.» - ha dichiarato lo chef Giancarlo Perbellini - «E' stata un'esperienza irripetibile. La brigata è stata fiera di far gustare la nostra cucina a persone molto meno fortunate di noi.» Per l'occasione lo chef scaligero ha proposto un menù composto dalle seguenti portate: «Risotto con fondente di cipolla con emulsione di sottobosco, Guanciale di vitello brasato con porri fritti, e Mousse ai tre cioccolati: cioccolato bianco, gianduia e cioccolato amaro, con una salsa d'orzo e arancio». Tutte rigorosamente servite su stoviglie vere e non di plastica - e in questo gli istituti di Verona e Opera (Milano) rappresentano un unicum - per volere della direttrice Maria Grazia Bregoli.