Nel giorno della riapertura di (quasi) tutte le attività, il punto sulla situazione a Verona con il sindaco Federico Sboarina.
"Al via la vendita di alcune mascherine, 1.500, su iniziativa del consigliere Bacciga, con il ricavato da devolvere a iniziative solidali legate alla pandemia".
"Ho voluto andare subito dal parrucchiere per mostrare vicinanza a un mondo che riparte dopo due mesi. Ripartono le attività economiche, ma il decreto rilancio ancora non è stato pubblicato: possiamo chiamarlo decreto ritardo. L'incertezza sta diventando una certezza. I sindaci sono tutti incazzati. Riaprono i parchi gioco, a Verona ne abbiamo 122. Ma le linee guida non sono percorribili: ci sono una serie di paletti difficili da seguire. Io voglio aprirli, ma così è difficile. La polizia controlla su mascherine e assembramenti, ma certe misure ormai sembrano illogiche rispetto ad altre
Novità sull'Arena: "Io lavorerò per farla aprire con 3.000 spettatori, se qualcuno non ce lo concederà significa che non considera l'Arena un asset fondamentale. Non voglio nemmeno pensare che non ci diano una deroga. Nel 2021 la prima verrà diretta dal maestro Muti, sarà Aida".
Padovani: "A queste condizioni i parchi giochi non si possono riaprire". "Trovo certe richieste assurde: richiesti controlli giornalieri su tutte le attrezzature con una pulizia approfondita di tutte le superfici. In più anche i bambini meno di sei anni pare che debbano usare le mascherine e tenere il metro di distanza".