Cassonetti strapieni, cattivi odori, raccolta differenziata dell’“umido“ ignorata. «In questi giorni», protesta qualche cittadino esasperato, «Verona sembra la sorella gemella di Roma». Una provocazione, evidentemente, considerando la situazione di vera e propria emergenza nella capitale. Ma che fotografa un diffuso malcontento.
A Veronetta, in via San Nazaro, qualcuno ha depositato, accanto ai cassonetti, un’intera cucina componibile. I mobiletti, ancora in buono stato, con relativi elettrodomestici, sono accatastati sul marciapiede rendendo difficoltoso il passaggio. Stessa situazione in viale della Repubblica, a Borgo Trento. Anche lì, il marciapiede è diventato il terminale di un’operazione «svuota cantina». Vecchi mobili rotti, perfino una cyclette e una bicicletta da donna, varie cassette di plastica, un grosso fiasco in vetro e altro materiale buttato alla rinfusa. In via Da Mosto, tra il quartiere Navigatori e il Saval, c’è chi si lamenta per i rifiuti lasciati per ore dopo il mercato settimanale del martedì.