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Incubo baby gang

Ragazzo pestato a sangue: «Volevano il mio giubbino»

I lampeggianti della polizia e dell’ambulanza venerdì sera in via Aquileia: aggredito un diciannovenne
I lampeggianti della polizia e dell’ambulanza venerdì sera in via Aquileia: aggredito un diciannovenne
I lampeggianti della polizia e dell’ambulanza venerdì sera in via Aquileia: aggredito un diciannovenne
I lampeggianti della polizia e dell’ambulanza venerdì sera in via Aquileia: aggredito un diciannovenne

Ricoverato in ospedale. Trenta giorni di prognosi per le percosse subite. Riempito di pugni, buttato a terra nei pressi della fermata dell’autobus e preso a scarpate da un gruppo di giovani che gli volevano portare via il giubbotto.

 

La vittima, un diciannovenne che abita a Borgo Roma (Verona). Il ragazzo è stato ricoverato venerdì sera. Gli aguzzini lo hanno seguito per un breve tratto dopo che era sceso dall’autobus. Erano le 20 circa, ancora gente in giro. Il ragazzino arrivato in via Aquileia è stato accerchiato, pestato con una violenza ingiustificata perfino per commettere la rapina e lasciato a terra in un lago di sangue.

 

Un passante lo ha notato e ha allertato Verona emergenza che sul posto ha inviato l’ambulanza. Il giovane sotto choc e ferito, è stato stabilizzato quindi accompagnato al polo Confortini dove è stato sottoposto ad una serie di accertamenti diagnostici e poi ricoverato. La sua vita non è in pericolo, ma ha lesioni gravi e un mese di prognosi, salvo complicazioni.

 

Il ragazzino non è stato in grado di dare alcun elemento utile alle forze dell’ordine. Sul posto sono state dirottate alcune Volanti, come hanno visto i residenti, ma degli aggressori non c’era alcuna traccia. La speranza ora è che il giovane, con il passare delle ore possa ricordare qualche particolare, un dettaglio che possa dare il la per indirizzare le indagini. Un indizio qualsiasi, un’inflessione, una frase. Il rapinato ha detto che il gruppo voleva il suo giubbino. 

 

Nei giorni scorsi sia polizia che carabinieri avevano arrestato i responsabili di altre rapine in centro. In un caso si trattava di trasfertisti che dal mantovano erano venuti a far danni in città, nell’altro in un gruppo di veronesi. E due di loro ora si trovano in comunità con l’accusa di rapina aggravata, con il rischio di finire in carcere se non daranno segni di ravvedimento. 

 

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Alessandra Vaccari

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