<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La petizione del Pd

Raccolte 1.200
firme contro
il nuovo stadio

La petizione del Pd
Il rendering del nuovo stadio Bentegodi
Il rendering del nuovo stadio Bentegodi
Il rendering del nuovo stadio Bentegodi
Il rendering del nuovo stadio Bentegodi

Decolla la petizione contro il progetto di ricostruire lo stadio al posto dell’attuale Bentogodi, promossa lo scorso maggio dal Terzo Circolo Pd Enzo Biagi: 1.200 firme le verranno consegnate in Comune il giorno della votazione della pubblica utilità. 

 

I consiglieri del Pd spiegano che il risultato è stato raggiunto «anche grazie all’aiuto dei consiglieri tosiani, che hanno adottato lo stesso modulo, ma mancano ancora da raccogliere tutti i moduli distribuiti presso i negozi del quartiere che si sentono particolarmente minacciati da questo progetto, dunque la cifra è destinata a salire ulteriormente».

 

«Le firme verranno protocollate in Comune e presentate al Consiglio comunale nel giorno in cui la giunta porterà in aula la dichiarazione di pubblica utilità», sostengono i consiglieri comunali Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, «e quando ciò avverrà, s’intende: con lo slittamento del termine ultimo per la votazione della pubblica utilità, passato dall’8 agosto ad una data indefinita del mese di settembre, è già la quarta o quinta retromarcia a cui assistiamo. La prima è stata data dall’assemblea pubblica che il Sindaco aveva promesso di tenere “non oltre il mese di giugno”. Mai convocata». 

 

«È già la seconda volta che Sboarina si rimangia l’impegno di confrontarsi con il quartiere, spesso nascondendosi dietro agli impegni dell’imprenditore Esparza. Ma per quanto svolga un ruolo importante nel progetto, l’investitore non è tenuto a rendere conto alla città, mentre il Sindaco sì, tanto più che il progetto non era nel suo programma elettorale», aggiungono i consiglieri della terza circoscrizione  Sergio Carollo, Riccardo Olivieri, Cristina Agnoli, Matteo Dalai, Anna Maria Lugoboni.

 

«Come Pd condividiamo il bisogno di una nuova struttura moderna, sicura, accessibile», concludono, «ma la sua realizzazione non può avvenire a spese del quartiere. Il Sindaco si faccia carico delle criticità e individui un’area diversa esterna ai quartieri». 

Suggerimenti