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Quarta, un flop il tentativo di sfiducia a Badalini

Un’anomala chiamata alle urne senza cambi di scena si è svolta ieri nel parlamentino di Santa Lucia e Golosine. Una decina di giorni fa, dopo la caduta dello storico presidente leghista dell’ottava circoscrizione, Dino Andreoli, contestato dai partiti di opposizione, il Carroccio aveva annunciato «vendetta». Il tentativo di innescare smottamenti pure in quarta circoscrizione, sfiduciando l’attuale presidente del Pd, Carlo Badalini, non è riuscito. E non avrebbe potuto essere altrimenti, vista la mancanza dei numeri necessari. Tra i firmatari della mozione, copiata tale e quale da quella che ha fatto cadere Andreoli, si sono presentati ieri alle urne soltanto il leghista Lorenzo Borsoi e Francesco Centon del Gruppo Misto. I due voti favorevoli, pur dati in segreto, sono probabilmente i loro, visto che gli altri 7 sono stati contrari alla mozione. Pareva che i 5 Stelle potessero schierarsi con la Lega, come hanno fatto Verona Domani, Fratelli d’Italia e il Gruppo Misto. Hanno invece sostenuto l’attuale presidente, ritenendo che non ci siano i presupposti per farlo cadere. Ora si resta in attesa della seconda chiamata alle urne in cui dovrà essere raggiunta la maggioranza assoluta: almeno 8 su 15 consiglieri. •

C.BAZZ.

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