<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il laboratorio Pillola Rossa

Progetto Exit,
come riprendersi
la privacy

Il laboratorio Pillola Rossa
L'home page di Exit
L'home page di Exit
Come sopravvivere allo Smartphone (Zambaldo»

Stanchi di sentirvi seguiti e osservati, oppure felicemente ignari di esserlo? Per gli uni per gli altri è nato il laboratorio Pillola Rossa, che periodicamente, presso la Sobilla (via Salita Santo Sepolcro 6b), trasforma in diretta un cellulare schiavo di Google in uno strumento di liberazione. Alla prima presentazione del Progetto Exit (non a caso una porta che si spalanca e la scritta con le lettere che copiano i colori di Google) la saletta del circolo libertario era strapiena e anche alla prima dimostrazione pratica di come liberare uno smartphone dalla “Bestia”. È così che Michele Bottari di Exit chiama i colossi del web che schedano e tracciano ogni nostro movimento.

 

Quattro le regole per autoliberarsi: uscire dalla dipendenza facendo un passo indietro perché mettersi a combattere Google &C. con le loro stesse armi sarebbe votarsi al suicidio. Piuttosto serve l’autocoscienza di essersi intossicati e che la strada migliore per liberarsi è l’astinenza e la carenza. Però l’isolamento è impossibile ai nostri tempi interconnessi, a meno di fare gli eremiti, ed ecco perciò la strada di craccare (letteralmente spaccare) gli smartphone e i tablet per installarvi software libero.

 

A questo pensano i “tecnici” liberi del laboratorio Pillola rossa, in appuntamenti quindicinali alla Sobilla. La terza regola è affiancare al sistema operativo libero installato anche delle app libere da spionaggio e dominio, magari di qualità inferiore a quelle offerte da Google & C. ma dignitose e con il vantaggio di non fare la spia. Di qui anche il proposito di gestire uno o più server che possano offrire posta elettronica, cloud, sincronizzazione rubriche e agende, mailing list, il tutto a costo sostenibile e autofinanziato da chi partecipa alla comunità. Infine la quarta regola è di ri-decentralizzare la rete, ridando a internet le finalità per le quali è nato. Il vantaggio qui è di non essere soli, ma in un più ampio progetto mondiale di democratizzazione della rete. Su www.3x1t.org altri punti e altri spunti per un esodo verso un mondo più libero.

V.Z.

Suggerimenti