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PROVE DI CARNEVALE

Principe Reboano e l'imperatrice d'Austria
siglano il patto nella discesa in gommone

Reboano con il gruppo della Val di NonReboano a l’imperatrice sul gommone in Adige FOTO  MARCHIORI
Reboano con il gruppo della Val di NonReboano a l’imperatrice sul gommone in Adige FOTO MARCHIORI
Reboano in gommone (Marchiori)

Il principe Reboano porge il braccio all'imperatrice d'Austria e l'alleanza è sancita. Ieri mattina le vie del centro sono state rallegrate da una sfilata davvero singolare, frutto del gemellaggio sottoscritto lo scorso agosto tra il comitato rionale Filippini e lo storico gruppo Arzberg della Val di Non.

 

Una quarantina di figuranti hanno indossato da un lato i panni medievali dell'intera corte del noto principe della Concordia, seconda maschera per importanza del carnevale scaligero, dall'altro quelli rinascimentali della corte imperiale d'Asburgo. Insieme, al ritmo scandito dai tamburi, hanno passeggiato dal quartiere Filppini fino a piazza delle Erbe e piazza dei Signori, per risalire, percorrendo via Mazzini, fino alla Bra, e da lì dirigersi in via Roma e quindi nel cortile del museo di Castelvecchio.

 

Qui è avvenuta la consegna di un'acquaforte e del gonfalone giallo e blu a cui si è aggiunta una mappa del rione Filippini dipinta a mano da uno dei fondatori del comitato. Il gruppo è infine salito a bordo dei gommoni per raggiungere, dal Circolo Ufficiali, le sponde della Dogana, approdando, come da tradizione, là dove giunge il principe Reboano ogni anno, per la sfilata del carnevale.

 

«Il contratto sottoscritto con gli amici trentini prevede scambi culturali, di prodotti e conferenze», spiega il presidente del comitato, Pierantonio Turco. «Le nostre attività vanno ben oltre il mero carnevale, per promuovere cultura e iniziative benefiche. Abbiamo conosciuto il gruppo storico culturale di Azberg due anni fa a Garda e ci siamo fatti avanti per siglare un'unione». Per entrambi i gruppi si tratta del primo vero gemellaggio messo a segno.

 

«L'associazione della Val di Non possiede oltre 900 vestiti di tutte le epoche, prevalentemente del periodo tra il 1300 e il 1800, e si ispira al conte Azberg che viveva a Bretz nel 1200», racconta l'attuale sindaco di Bretz, Remo Meneghini, destinato a esserne pure l'ultimo. A fine anno, infatti, il piccolo municipio sparirà per unificarsi, insieme ad altre quattro realtà di circa 700 abitanti, nel nuovo comune di Novella. «Si tratta di un gemellaggio importante», conferma l'assessore al decentramento Marco Padovani che, con ironia e rinnovata simpatia, si è reso disponibile ad ospitare gli amici di Bretz nel territorio scaligero. •

Chiara Bazzanella

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