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Indagine dei carabinieri

Predoni delle slot
Cinque in carcere
Ecco come agivano

La banda in azione
La banda in azione
Le immagini delle telecamere

Avevano messo a segno più di quaranta colpi, con un bottino complessivo vicino ai 200.000 euro. Ma alla fine sono stati presi.

Arrestati dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Peschiera cinque componenti di una banda di predoni che tra febbraio e giugno hanno saccheggiato slot machines e cambiamonete di oltre quaranta bar e sale giochi di tutta la pianura padana.

Dopo un'indagine complessa, sono finiti in manette fra le province di Verona e Brescia, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa nei giorni scorsi. Si tratta di tre kossovari, un macedone e di una donna marocchina, arrestati a più riprese nel corso di blitz operati dai Carabinieri nelle province di Verona e Brescia. Ora si trovano tutti in carcere con l’accusa di associazione a delinquere, furto e ricettazione.

Nell’abitazione della donna, inoltre, i Carabinieri hanno trovato anche un etto di hashish e per questo motivo la stessa dovrà rispondere anche del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Il «modus operandi» della banda, che operava in orario notturno, era quasi sempre lo stesso: effrazione di serrature o sfondamento di porte e vetrate, caccia a cambiamonete e slot machines che in pochi secondi venivano svuotati e rapida fuga all’esterno del locale, prima che le forze dell'ordine potessero giungere sulle loro tracce.

Con questa tecnica i malviventi hanno messo assieme un bottino complessivo che supera i 180.000 euro, causando ingenti danni a titolari e gestori di esercizi pubblici delle province di Verona, Padova, Bergamo, Brescia, Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Piacenza.

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