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Emerso dai lavori di Acque Veronesi

Porta Borsari, sabato
visita guidata allo
scavo archeologico

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Lo scavo a Porta Borsari
Lo scavo a Porta Borsari
Lo scavo a Porta Borsari
Lo scavo a Porta Borsari

I lavori di messa in sicurezza idraulica della zona di Porta Borsari, dopo i nubifragi della scorsa settimana, hanno messo in luce strutture archeologiche di grande interesse. Acque Veronesi e Soprintendenza hanno unito le forze e le prime operazioni di scavo. Si tratta dell’avancorpo difensivo costruito verosimilmente da Teodorico con la seconda cinta muraria della città. Le mura ancora oggi note come “Mura di Gallieno” ma da tempo ritenute di età gota. Tratti di questo avancorpo erano già emersi negli anni ’90 e gli archeologi allora coinvolti, Peter Hudson e Giuliana Cavalieri Manasse, avevano già correttamente colto il significato delle strutture, pubblicandone i dati.

 

Questa volta lo scavo più esteso – diretto da Brunella Bruno della Soprintendenza e condotto dagli archeologi incaricati da Acque Veronesi (studio ARCHEOED) - sta evidenziando con maggiore dettaglio tecnico come fu realizzata la costruzione della struttura difensiva. Si sta comprendendo con chiarezza come fu adattato a questa nuova struttura difensiva il percorso della Via Postumia, che sin dalla fondazione della città passava attraverso la Porta per diventare il decumano massimo del centro urbano. Oggi la via Postumia si presenta ai nostri occhi nella sua versione “tarda” con elementi lapidei di reimpiego, tra cui anche basoli stradali e risarcimenti di ghiaia, addossati all’avancorpo.

 

Sabato 20 giugno dalle 9.30 alle 12 lo scavo sarà aperto in sicurezza a cittadinanza e turisti, che saranno accompagnati in visita guidata.

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