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«Poroshenko presto
in Veneto
per ridare i quadri»

Il presidente ucraino Petro Poroshenko «sarà in Veneto nelle prossime settimane per la riconsegna delle opere trafugate al museo Castelvecchio di Verona». A dare la notizia è una nota diramata dal Consolato onorario di Ucraina che ha sede in via Venezia a Vigonza nel Padovano.

Giovedì 1 dicembre, si legge nel comunicato, l’ambasciatore di Kiev in Italia, Yevhen Perelygin, sarà a Padova per celebrare il 25° anniversario del referendum per l’indipendenza dell’Ucraina. Ma, soprattutto, nella città del Santo l’ambasciatore «preparerà la visita del presidente ucraino Petro Poroshenko che», si informa, «sarà in Veneto nelle prossime settimane per la riconsegna delle opere trafugate al museo di Castelvecchio». Quella annunciata dal console onorario Marco Toson potrebbe quindi rappresentare una svolta clamorosa nel caso dei 17 capolavori di Pisanello, Bellini, Mantegna, Caroto, Tintoretto e Rubens, razziati da banditi armati il 19 novembre 2015 e che da quasi sette mesi si trovano in terra ucraina, dove sono stati ritrovati. Ma a gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi è la stessa ambasciata d’Ucraina a Roma alla quale abbiamo chiesto una conferma. «Noi aspettiamo dalla parte italiana la proposta per la data compatibile con l’agenda dei nostri leader, mentre finora non abbiamo avuto alcuna informazione in merito. Spero tanto», conclude il consigliere d’Ambasciata Dimitri Volovnykiv, «di poter comunicarvi una buona notizia nelle prossime settimane».

In questa partita a scacchi tra Kiev e Roma, la prossima mossa spetta quindi al governo italiano. In gioco, a quanto pare, non ci sono solo i quadri di Castelvecchio ma anche quello che comporterebbe una visita ufficiale nel nostro Paese di Poroshenko, in termini di riconoscimento internazionale dell’attuale regime nazionalista ucraino.

Negli ultimi mesi la restituzione dei dipinti di Castelvecchio è diventato un caso internazionale. Lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi ne ha parlato con Poroshenko al vertice della Nato a Varsavia lo scorso luglio e, successivamente, a Gerusalemme il 30 settembre. Il leader ucraino si è impegnato a portare personalmente a Verona i 17 quadri ritrovati sulle rive del fiume Dnestr e che necessitano anche di interventi di restauro. E.S.

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