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Nel 2019 a Verona e Trentino Alto Adige

Polfer, 70mila
persone controllate
in stazioni e treni

La polizia ferroviaria con unità cinofila a Porta Nuova
La polizia ferroviaria con unità cinofila a Porta Nuova
La polizia ferroviaria con unità cinofila a Porta Nuova
La polizia ferroviaria con unità cinofila a Porta Nuova

Sono più di 70.000 le persone controllate dagli agenti della polizia ferroviaria del compartimento di Verona e Trentino Alto Adige nel 2019.

 

Il risultato, riferisce una nota, «è stato ottenuto con l’intensificazione dei servizi istituzionali impiegando oltre 12.000 pattuglie nelle stazioni e 1.350 a bordo treno e provvedendo a scortare più di 3.000 treni; 850, inoltre, sono stati i servizi antiborseggio svolti in abiti civili per contrastare, in particolare, i furti in danno dei viaggiatori».

 

Particolarmente efficace si è dimostrata l’applicazione per gli «smartphone» in uso alle pattuglie che ha permesso al personale della polizia ferroviaria di effettuare autonomamente un maggior numero di controlli anche grazie alla funzione di lettura ottica dei documenti elettronici.

 

All’attività di prevenzione si aggiunge l’attività di polizia giudiziaria con 36 arresti, oltre alla denuncia in stato di libertà di 578 persone, il sequestro di quasi 7 kg. di sostanza stupefacente ed il rintraccio di oltre 60 minori scomparsi. Complessivamente sono stati 245 i cittadini stranieri irregolari condotti negli Uffici immigrazione delle rispettive questure competenti.

 

Tra agosto e settembre, in tre distinte operazioni, gli agenti della polizia ferroviaria della provincia di Bolzano hanno arrestato tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, con l’ingente sequestro di oltre 5 kg di droga.

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