Piazza Erbe questa mattina si è svegliata ferita. Gli scontri e i tafferugli della manifestazione non autorizzata di ieri sera, che ha sfilato per il centro città da Porta Nuova lungo corso Cavour, Portoni Borsari e poi la piazza del mercato teatro dei disordini proseguiti poi fino a mezzanotte passata, hanno lasciato il segno.
Sedie e tavolini divelti, rotti, danneggiati e sparsi ai quattro angoli, vetri rotti, le capsule dei fumogeni a terra. Uno scenario, prontamente ripulito già alle prime ore del mattino dai mezzi e dagli operatori dell'Amia, che ha lasciato sconcertati gli esercenti del centro storico.
L'indignazione sta girando anche sulle pagine social degli stessi commercianti e lavoratori della piazza. «Così non andiamo da nessuna parte. Sconforto, delusione: noi siamo a terra, senza vedere un domani, terrorizzati e impauriti di fronte a un Governo ricco di chiacchiere e assente di vere soluzioni. E ora anche questo» , commenta Paolo Nazario, storico commerciante di piazza Erbe, piasaroto e anche titolare di uno dei locali della piazza colpiti.
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