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A SANT'ANASTASIA PER I 150 ANNI DE L'ARENA

Philippe Daverio:
«Ecco la mia Verona
scrigno di miti»

Daverio a Sant'Anastasia (foto Marchiori)
Daverio a Sant'Anastasia (foto Marchiori)
Daverio a Sant'Anastasia (foto Marchiori)

Basilica di Santa Anastasia piena di folla ieri sera per la presentazione del dvd «Verona crocevia di culture e gusti», con il critico e storico dell’arte Philippe Daverio, dvd realizzato in collaborazione con la Banca Popolare di Verona. Almeno un migliaio di persone sono intervenute all'evento. «Questo è un grande abbraccio della città che mi fa pensare di essere fortunato a svolgere l’incarico di presidente del gruppo Athesis in un momento così importante della storia del quotidiano L’Arena». Il presidente Gian Luca Rana ha salutato così nella basilica di Santa Anastasia il pubblico .

«Vedo di fronte a me un numero davvero impressionante di persone», non ha mancato di rilevare, nel suo saluto, il presidente del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini. «Siamo qui perchè ci sentiamo un po’ gemelli del quotidiano cittadino: è nato nel 1866, noi l’anno successivo, il 1867». 

Poi, la parola a Daverio, intervistato dal direttore di TeleArena Mario Puliero. Il critico ha raccontato il suo dvd, realizzato appositamente per i 150 anni del nostro quotidiano con materiale inedito. «La mia lettura di Verona è stata duplice: da una parte come centro nevralgico e incrocio strategico tra le principali vie che attraversavano l’Italia, dall’altra come “contenitore“ di miti storici, artistici, leggendari e culinari», ha spiegato Daverio. Così il critico si sofferma sui principali luoghi che hanno reso la città degli Scaligeri celebre in tutto il mondo.

Il dvd, che viene offerto in omaggio ai lettori in abbinamento al quotidiano, oggi, mercoledì 5, è inedito, è stato creato appositamente per celebrare i 150 anni de L’Arena. Nel corso della serata Daverio ha parlato dell’inestimabile contributo artistico che la città ha saputo offrire nel corso della propria storia e di parte dei contenuti dell’opera.

Il video è un affascinante viaggio nel mito, nella storia e nell’arte di Verona che viene descritta da un punto di vista nuovo ed originale anche per i veronesi stessi e per chi già conosce bene la città.

I MITI. Verona da una parte viene riletta come centro nevralgico e incrocio strategico tra le principali vie che attraversavano l’Italia, dall’altra come «contenitore» di miti storici, artistici, leggendari e culinari.

Se da un lato si parla per esempio della mitica storia di Giulietta e Romeo o del ruolo centrale che il vino ha rivestito in passato e che riveste tuttora, dall’altro si analizzano nello specifico i principali luoghi che hanno reso la città degli Scaligeri celebre in tutto il mondo.

SAN ZENO. Innanzitutto San Zeno e la sua basilica recentemente restaurata dalla Banca Popolare di Verona, che per l’occasione ha realizzato anche un volume sulla storia della chiesa dedicata al patrono. Una basilica paragonata ad un «libro tutto da leggere: nei capitelli, nei decori policromi superstiti, negli affreschi o nei curiosissimi graffiti che testimoniano il passaggio dell’umanità intera attraverso i secoli».

SANT’ANASTASIA. Nel proprio viaggio Daverio non poteva ovviamente saltare la tappa a Santa Anastasia - dove si terrà l’atteso evento di stasera - definita dal critico d’arte italo francese «un miracolo di sommatorie estetiche e linguistiche».

Qui sono conservati alcuni indiscussi capolavori della storia dell’arte, a partire dall’affresco «San Giorgio e la principessa» di Pisanello passando per altari rinascimentali e barocchi, dipinti. Impossibile inoltre non citare anche la fondamentale testimonianza di Mantegna.

Ma Daverio si occupa anche di opere artistiche meno conosciute ma non per questo non meno importanti: è il caso dell’affresco del Falconetto, pittore quattrocentesco veronese, conservato nella chiesa di San Pietro Martire o meglio conosciuto come San Giorgetto.

LE PORTE DELLA CITTÀ. Un capitolo del dvd è dedicato alle porte cittadine, con un’attenzione particolare a quella forse più importante: Porta Borsari, che prende il nome dai soldati che riscuotevano i dazi. Al monumento romano, risalente al primo secolo dopo Cristo, sotto il regno dell’imperatore Claudio, si ispirò tra gli altri anche l’architetto Michele Sanmicheli per realizzare tra l’altro meravigliosi palazzi cittadini che ancora oggi impreziosiscono alcune delle principali strade del centro storico.

Della romanità antica riprende lo stile anche il celebre palazzo Maffei, in piazza Erbe, su cui Daverio si sofferma descrivendone i particolari, come le statue che svettano sulla sommità della maestosa e aristocratica facciata. Verona viene definita anche come un «museo diffuso perfetto» per presentare quello reale, «vicino alla perfezione», creato da Carlo Scarpa a Castelvecchio, che chiude idealmente il cerchio dell’opera.

Il ciclo di uscite editoriali realizzate per festeggiare il 150esimo anniversario del nostro quotidiano si chiuderà infine i tre prossimi mercoledì - 12, 19 e 26 ottobre - con altrettanti inserti di maxi formato con le prime pagine del quotidiano dal 1866 ai giorni nostri.

Emanuele Zanini

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