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OPERAZIONE SICUREZZA

Pedoni a rischio,
giro di vite dei vigili

Gli automobilisti indisciplinati rischiano 8 punti della patente e una sanzione di almeno 163 euro
Controlli dei vigili in corso Milano, strada a rischio per i pedoni DIENNEFOTO
Controlli dei vigili in corso Milano, strada a rischio per i pedoni DIENNEFOTO
Controlli dei vigili in corso Milano, strada a rischio per i pedoni DIENNEFOTO
Controlli dei vigili in corso Milano, strada a rischio per i pedoni DIENNEFOTO

Per tutelare i pedoni in corso Milano, in Comune si è deciso di passare alle maniere forti. Una mezza dozzina di vigili, infatti, da questa mattina presidieranno la via, diventata un incubo per chi ha l'avventura di attraversarla a piedi. E la consegna, avvisano al Comando della polizia municipale, è sanzionare senza pietà.
Martedì era toccato a una donna di 72 anni, ricoverata all'ospedale di Borgo Trento con numerose fratture. La signora era stata travolta mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali nei pressi del negozio di scarpe Pittarosso, in corso Milano. E da questa mattina corso Milano, che si è rivelata la strada più pericolosa per i pedoni, sarà presidiata, mattina e sera, da tre pattuglie della polizia municipale.
AL COMANDO di via del Pontiere qualcuno l'ha chiamata «operazione terra bruciata». Attenzione, quindi, perché, avverte il comandante Luigi Altamura «d'ora in poi nei confronti di automobilisti, conducenti di scooter ma anche di ciclisti che non danno la precedenza ai pedoni sulle strisce ci sarà tolleranza zero, i nostri agenti non risparmieranno le sanzioni». In tutto, durante la giornata, ci saranno costantemente sei agenti e un ufficiale coordinatore. «Chi non si ferma», continua il comandante Altamura, «non la farà franca perché gli agenti oltre ad essere dotati di telelaser, potranno segnarsi la targa delle vetture che non riescono a fermare... e poi le multe saranno notificate a casa».
LE SANZIONI previste dall'articolo 191 del codice della strada in questi casi sono particolarmente pesanti. E dal primo gennaio sono anche aumentate. Si va da un minimo di 163 euro a un massimo di 651. E alla multa si aggiunge la detrazione di ben otto punti della patente. Una punizione severissima se si pensa che per la guida in stato di ebberezze ne vengono tolti dieci. «Il 191», sottolinea Altamura, «è l'unico articolo che contempla la tentata violazione poiché in prossimità di un attraversamento bisogna fermarsi anche in presenza di persone che "si accingono" ad attraversare la strada, per cui non ci sono scuse: bisogna sempre rallentare e fare molta attenzione perché il problema non è corso Milano ma la disattenzione di troppi automobilisti».
I DATI della polizia municipale rivelano che la situazione è a dir poco allarmante dal momento che il 50 per cento dei conducenti di veicoli a quattro o due ruote non si ferma prima delle strisce per permettere alle persone in attesa di attraversare. Il comandante mostra una schermata del suo computer in cui appare la mappa, aggiornata in tempo reale, dei «punti neri». Per quanto riguarda i pedoni l'ultimo aggiornamento è di ieri pomeriggio, con un investimento avvenuto in via Todeschini, a Borgo Trento, per fortuna senza gravi conseguenze. «In questo modo abbiamo sempre il polso della situazione, per procedere in maniera mirata» aggiunge il comandante. E oltre a corso Milano, i controlli saranno potenziati anche su altre arterie come corso porta Nuova, via Mameli, via Unità d'Italia, via Legnago, la zona di via IV Novembre, via Don Trevisani.
L'ANNO SCORSO i pedoni falciati in corso Milano erano stati 14, tre dei riportarono ferite gravi. Nel 2013 gli investiti erano stati otto. Qualcuno rileva, tuttavia, che in strade di grande percorrenza come corso Milano, le molte rotonde e i continui attraversamenti rappresentino un pericolo. Pericolosi, replica Altamura «sono piuttosto gli automobilisti che non le sanno affrontare in modo corretto». Ma oltre agli automobilisti anche i pedoni devono fare attenzione. Attraversare guardando il telefonino, ad esempio, è pericolosissimo, ma tante persone, soprattutto ragazzi, continuano a farlo.

Enrico Santi

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