Le vittime italiane degli abusi perpetrati dal clero all’istituto Provolo di Verona non prendono parte alle iniziative promosse in questi giorni a Roma e a Ginevra dalla rete Eca, che appoggia le vittime argentine, e che per denunciare i fatti hanno chiesto un incontro pubblico con Papa Francesco.
«Noi vittime italiane di pedofilia clericale non chiediamo alcun incontro a Papa Francesco. Il Papa accolga le nostre istanze e dimostri di volerci aiutare» scrive in una nota l’associazione sordi "Antonio Provolo" di Verona. «In questo percorso - prosegue l’associazione - confermiamo il nostro appoggio a tutte le vittime argentine, sia a quelle che sentono l’esigenza di incontrare il Pontefice, sia a quelle che condividono la nostra posizione e che preferiscono continuare la lotta esclusivamente davanti ai Tribunali dello Stato».