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SERRANDA ABBASSATA

Parrucchiere storico di San Massimo lascia e va in pensione

Il parrucchiere Claudio Corsi
Il parrucchiere Claudio Corsi
Il parrucchiere Claudio Corsi
Il parrucchiere Claudio Corsi

La passione è scoppiata fin da ragazzino, a quindici anni, quando Claudio aiutava in bottega Luigi Lorenzini, uno dei fondatori e poi presidente del Cavam, il centro artistico veronese per acconciatori maschili. Dopo la qualifica professionale al Cavam stesso, l'esperienza da apprendista sia in piazza Risorgimento che, per un anno, in piazza Cittadella, a soli diciannove anni Claudio Corsi ha aperto la sua attività a San Massimo, il rione di cui è originario. Dal 1976 il suo salone unisex – che un anno fa ha ottenuto il riconoscimento di bottega storica - serve soprattutto uomini, ma anche qualche signora, in via Calabria, al civico 14.

 

Una tradizione che sarà interrotta con la fine dell'anno, quando le mura azzurre e piene di vita del locale saranno cedute a una nuova parrucchiera pronta a insediarsi nel quartiere. Una svolta importante nella vita di Claudio. «È stata una scelta sofferta, dettata in buona parte anche dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria che ci ha sconvolto la vita», confessa Corsi che ora ha 65 anni. «Se il Covid non avesse creato tante difficoltà forse sarei andato avanti ancora qualche anno, mentre pur se con un grande dispiacere ho deciso di chiudere con il 2021».

 

Il 31 dicembre sarà quindi l'ultima giornata di lavoro, tra il rammarico dei clienti più affezionati. Sulle poltrone del salone in via Calabria si sono seduti volti noti della scena veronese, e non solo. Tra questi l'ex maratoneta italiano e campione olimpico Gelindo Bordin, il tenore Maurizio Comencini e pure Luciano Beretta, paroliere di Adriano Celentano oltre che attore. «Ho avuto clienti di Bolzano, di Roma e di altre città italiane che venivano da me quando erano di passaggio a Verona», racconta Claudio. Sempre nel solco della tradizione con qualche incursione nei trend del momento. «I miei tagli sono sempre stati classici di base, con qualche tocco artistico. Sono cresciuto insieme ai miei clienti. Grazie a loro il mio negozio ha rappresentato per me una vera scuola di vita».

 

Il parrucchiere di San Massimo è molto apprezzato anche dai bimbi, per il suo umorismo e il suo saperli intrattenere con simpatia e le battute giuste. Del resto anche solo l’ambiente colorato, pieno di modellini che costellano il negozio di macchinine, piccole pistole souvenir e radioline, crea subito un'atmosfera spensierata e allegra. «Sto ricevendo regali, biglietti e parole affettuose che mi commuovono», conclude il noto parrucchiere. «È un peccato chiudere una bottega ormai storica ma la vita è una soltanto e dopo 50 anni di lavoro sono stanco, e non so se avrei le energie e le risorse per affrontare ulteriori chiusure e difficoltà come quelle sopportate durante l’apice dell’emergenza sanitaria. Mi sto organizzando per migrare verso Tenerife, per lo meno nei mesi più freddi, insieme a mia moglie».

Chiara Bazzanella

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