<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L’ABBRACCIO

Papa Francesco benedice la Via Crucis nata a Verona

Papa Francesco con l'artista Alessandro Mutto davanti alle formelle che saranno collocate lungo la Via Dolorosa a Gerusalemme
Papa Francesco con l'artista Alessandro Mutto davanti alle formelle che saranno collocate lungo la Via Dolorosa a Gerusalemme
Verona dal Papa

CITTÀ DEL VATICANO Da Verona a Gerusalemme, passando per la Città del Vaticano, dalla benedizione di papa Francesco, che invita «a incontrare i nostri contemporanei per far loro conoscere l’amore di Dio non tanto insegnando, mai giudicando, ma facendoci compagni di strada». E passando dall’abbraccio caloroso di oltre trecento persone, di cui un centinaio dalla città e provincia di Verona. Giunte alla Santa sede per la benedizione delle 14 formelle bronzee della Via Crucis create dalla Fonderia artistica Bmn Arte, di Roberto Brizzi, e scolpite dall’artista veronese Alessandro Mutto. E che, dopo la benedizione anche a Verona, nella basilica di San Zeno da parte del vescovo Giuseppe Zenti, giovedì prossimo, domenica 6 ottobre saranno collocate a Gerusalemme. Proprio nei luoghi della passione di Gesù, tra il Monte degli Ulivi e il Golgota. Sarà dunque una Pasqua speciale, quella prossima a Gerusalemme. Con le 14 formelle bronzee che raffigurano Gesù nella sua più autentica sofferenza, ma anche cariche di movimento, di azione scenica. Sono sculture che parlano, che trasmettono un senso di umanità profonda, prima della morte in croce. Verona ha voluto dare un altro segno di grande vicinanza alla Terra Santa ed è per questo che la Diocesi, insieme alla Custodia di Terra Santa, ha dato vita all’associazione “Una Via Crucis per Gerusalemme”, con monsignor Giorgio Benedetti, Roberto Brizzi e Augusto Nalini, per realizzare l’opera, sostenuta da numerose aziende veronesi. L’idea di Brizzi è nata 16 anni fa, alla posa della “Porta della Pace”, a Betlemme, all’ingresso della basilica di Santa Caterina, pure realizzata dalla fonderia. È un portale bronzeo raffigurante scene bibliche della nascita di Gesù. Dopo quell’esperienza gli ispiratori e i fondatori dell’Associazione Porta della Pace, tra cui Brizzi, Nalini e padre Ibrahim Faltas, si erano promessi l’impegno di realizzare “un’opera” per Gerusalemme. Ed ecco le 14 formelle di Mutto, 54 anni, che non nasconde «l’emozione per un momento come questo, con papa Francesco, che non dimenticherò mai». Il pontefice- seduto in mezzo alle formelle- parla nella tarda mattinata alla delegazione veronese, con il sindaco Federico Sboarina, e alle altre duecento persone responsabili di scuole e centri di evangelizzazione. Ricevuti in occasione di un incontro internazionale svolto in Vaticano. Organizzava i lavori il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presieduto da monsignor Rino Fisichella il quale accoglie, ringrazia e saluta il pontefice e cita le 14 formelle, che in precedenza il Papa aveva benedetto presenti Brizzi, Mutto e monsignor Benedetti, molto emozionato. Accanto al Papa c’è anche monsignor Georg Gänswein, già segretario particolare di Benedetto XVI e ora prefetto della Casa Pontificia. Nel suo discorso Francesco sottolinea l’importanza, secondo l’esempio di Gesù, di «sentirci interpellati dalle domande degli uomini e delle donne di oggi. Senza pretendere di avere subito risposte e senza dare risposte preconfezionate, ma condividendo parole di vita». La fede, sottolinea, è anzitutto testimonianza di vita. Al termine di questa particolare udienza i presenti, uno a uno, vanno da Francesco per il baciamano finale. Per il saluto e il ringraziamento al Papa prima che le formelle partano per Gerusalemme.


«Testimonianza dell'affetto della città per la Terra Santa»


Papa Francesco con l'imprenditore veronese Giovanni Rana in Vaticano


DALL'INVIATO Emozione. Gratitudine. Condivisione. Sono questi i sentimenti dei tanti veronesi, oltre un centinaio, presenti alla benedizione delle formelle bronzee della Via Crucis realizzate da Alessandro Mutto e benedette da Papa Francesco in Vaticano, nella sala Clementina. E "in primis" a manifestare il loro coinvolgimento sono gli imprenditori che hanno reso possibile l'iniziativa, dando un sostegno.«Noi siamo sempre stati vicini alla Curia e questo è un altro progetto che vuole testimoniare la presenza della nostra città e delle persone che hanno sostenuto l'iniziativa», dice Gian Luca Rana, imprenditore, presidente del Gruppo editoriale Athesis. «Tutto questo testimonia anche come la gente veronese lasci una traccia in Terra Santa», aggiunge, «e questo quindi non è soltanto un gesto di fede, ma anche un segno di rispetto per la nostra terra e per le persone che con fede hanno portato avanti il nostro Paese e i nostri successi. Io vedo un grande legame tra tutte queste famiglie». «È stata un'emozione unica essere presente a questa giornata e sono certo che questo momento passerà alla storia e che tutti lo ricorderemo con grande gioia. Sono orgoglioso di aver preso parte a questo progetto, pensato e attuato nella nostra terra veronese», ammette l'imprenditore Giovanni Rana, che riferisce di aver anche avuto uno scambio di battute con papa Bergoglio, durante il baciamano seguito alla cerimonia. «Abbiamo un po' scherzato e gli ho anche detto che gli farò avere dei tortellini», dice ancora Rana.Testimonia «una particolare emozione per questo momento che stiamo vivendo» anche l'imprenditore Pierluigi Bolla, che pure è nella cordata dei sostenitori che hanno reso possibile questo traguardo raggiunto, segno dell'operosità e anche della spiritualità intensa della città e della provincia scaligera. È stato un grande lavoro di squadra, tutto di marca veronese, quello che ha portato a raggiungere l'obiettivo, che vedrà poi il suo coronamento quando le 14 formelle della Via Crucis verranno collocate a Gerusalemme. Alla donazione delle formelle - e per questo l'associazione «Una Via Crucis per Gerusalemme» le ha ufficialmente ringraziate anche in un libretto con la storia della Via Crucis scritta da monsignor Rino Fisichella e con le immagini di tutte le formelle di Alessandro Mutto - hanno partecipato Giovanni Rana, Famiglia Bolla, Bauli, Nalini, Veronesi, Cattolica Assicurazioni, Mion, Multitrend Di Tripepi, Fiengo Ciro, Velox Servizi, Lotti Art, Aeroporto di Verona e Avesani.«Il contributo che deve dare la nostra città prescinde dai tempi ed è un onore per noi aver compiuto questa operazione», dice Carlo Bauli, anch'egli tra gli imprenditori che hanno risposto positivamente alla chiamata di monsignor Giorgio Benedetti per costituire l'associazione "Una via Crucis a Gerusalemme". Cioè quella che ha realizzato l'idea partita da Roberto Brizzi di Bmn Arte e attuata dall'artista Mutto.«È un'opera nata non nella testa, ma nel cuore», sintetizza Bauli. Ed è questo che il centinaio di veronesi che hanno salutato papa Francesco si portano a casa. Aspettando giovedì, quando le formelle saranno benedette a San Zeno, dal vescovo Giuseppe Zenti, e poi domenica 6 ottobre, quando saranno a Gerusalemme. Proprio nel giorno, il 6 ottobre, che segna gli ottocento anni dall'arrivo in Terra Santa di Francesco d'Assisi. Ottocento anni dopo un altro Francesco, «il Papa venuto dalla fine del mondo», raccoglie il testimone.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Giardini

Suggerimenti