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A VeronaSposi in Arsenale

Nozze anche gay
E lo stand finisce
nella bufera

A VeronaSposi in Arsenale
Lo stand «Sposa chi vuoi» (Marchiori)
Lo stand «Sposa chi vuoi» (Marchiori)
Lo stand «Sposa chi vuoi» (Marchiori)
Lo stand «Sposa chi vuoi» (Marchiori)

E pensare che quello slogan lo aveva studiato da tempo apposta per Verona Sposi. Una trovata di marketing con l’obiettivo di distinguersi e colpire nel segno i potenziali clienti: le coppie - di qualsiasi genere - alla ricerca di un aiuto per organizzare il giorno del “sì”. Chi organizza matrimoni, di questi tempi, deve saper andare incontro alle richieste di tutti i clienti, senza distinzioni, siano nozze tradizionali o unioni civili. E mai avrebbe pensato Silvia Cassini, impiegata con l’hobby del wedding planning, che il suo hashtag #sposachivuoi sarebbe stato cassato proprio a Verona, città dell’amore, di Giulietta e Romeo, per di più alla vigilia di San Valentino. Con l’invito, neanche tanto velato, da parte del Comune, dopo i comunicati di protesta del Popolo della famiglia, a far sparire lo slogan dall’allestimento dello stand pronto per il via della manifestazione dedicata ai promessi sposi, inaugurata ieri all’ex Arsenale e che si conclude oggi.

 

Elisa Pasetto

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