<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il dato

Non si sono vaccinati: sospesi 130 tecnici sanitari (sui 3.500 totali)

Sul fronte dei contrari al vaccino anticovid, gli Ordini professionali procedono per scardinare il più possibile lo zoccolo duro dei contrari, ma obbligati per legge a sottoporsi alla profilassi. E così, sono saliti a 130 i tecnici sanitari sospesi per non aver ottemperato all’obbligo. È il bilancio che stila, per ora, Filippo Girlanda, presidente dell’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione di Verona, che conta all’incirca 3.500 iscritti, per ben 19 professioni rappresentate. L’Ordine ha aperto 657 istruttorie di accertamento dopo le quali 130 tecnici sono stati sospesi, 338 hanno regolarizzato la posizione vaccinandosi, 58 sono risultati esenti o con necessità di differire la somministrazione, una persona non era obbligata al vaccino. Infine, restano 130 accertamenti ancora in corso. 

Le regole È stato un lavoro non facile: «Non sono mancate telefonate e mail maleducate o arroganti», spiega Girlanda, «ma abbiamo proseguito eseguendo le sospensioni dei professionisti non in regola come da decreto e per tutelare la salute del cittadino. Anche i professionisti iscritti, infatti, devono rispettare le regole e l’Ordine, quale ente pubblico che agisce come organo sussidiario dello Stato, deve farle rispettare, sempre assicurando l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità della professione e del suo esercizio». Resta il rammarico per alcune situazioni sulle quali Girlanda richiama al senso civico: «La Pandemia poteva essere considerata un’opportunità, per tutti noi, di riscoprire valori come il mutuo aiuto, la comprensione, la compassione, la gentilezza e soprattutto l’educazione, segno di grande civiltà», ammette Girlanda. Ma non è andata sempre così.


La riflessione «Accade invece, troppo spesso, nella nostra realtà di direttivo, di riscontrare tra alcuni iscritti diffidenza - continua -, sospetto nel nostro agire e operato, non conoscenza del nostro mandato, arroganza e maleducazione. Tutto ciò rammarica molto e spesso debilita l’impegno che ogni componente dell’Ordine mette a disposizione della collettività delle 19 professioni sanitarie, per cui nel prossimo futuro non saranno più tollerati atteggiamenti aggressivi e non consoni alle buone maniere da parte degli iscritti».
Sono stati due anni complessi per gli Ordini. «Faticosi e pieni di timori e incertezze», conferma Girlanda, che conclude. «È molto arduo cercare di non generalizzare e di non etichettare le persone. Possiamo però, in punta di piedi, fare tre distinzioni identificando i No Vax contrari a tutti i vaccini, i Pro Vax a favore e i Free Vax a sostegno invece della libertà di scelta. In realtà che cosa sia la libertà, dove inizia e dove finisce senza che se ne tolga al vicino, è difficile e tutti sono meritevoli del medesimo rispetto». 

Suggerimenti