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La presentazione del libro

NazItalia, molta gente (e Bacciga) in sala
In strada polizia e cori degli ultras

La presentazione del libro
La presentazione di NazItalia (foto Marchiori)

Un tratto della Campalani
Un tratto della Campalani

Ieri il giornalista Paolo Berizzi, in sala Lucchi ha presentato il suo libro «NazItalia, Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista». Decine di polziotti e carabinieri erano schierati fuori dalla sala. Si temevano le incursioni «annunciate» alla vigilia dagli ambienti dell’estrema destra cittadina e dagli Ultras del Verona.

Primo all’inizio alcuni tifosi gialloblù si sono raccolti sul prato che circonda il Bentegodi cantando gli inni della curva, davanti ai poliziotti schierati in tenuta antisommossa all’ingresso della sala civica.

Era presente anche il consigliere comunale Andrea Bacciga, che aveva promosso una petizione per spostare l'evento. È stato affrontato da una ragazza fuori dalla sala e all'interno ha cercato di replicare alle dichiarazioni dell’ex procuratore capo Guido Papalia, tra i relatori sul palco insieme al direttore di Repubblica Carlo Verdelli, allo stesso scrittore Berizzi e a all’artista-writer cibo.

 

 

LE PAROLE DI PAPALIA E BERIZZI

L’ex numero uno della Procura veronese ha attaccato il consigliere «L’allarme per il ritorno del fascismo c’è, e guai minimizzare, c’è quando un rappresentante eletto dal popolo, appartenente alla maggioranza di governo, risponde durante un Consiglio comunale con il saluto romano alla protesta di alcune donne favorevoli all’aborto».

Applausi del pubblico a Berizzi: «Questi applausi li dedico a chi stasera non è qui ma che li merita più di me, a Nicola Tommasoli, ammazzato di botte dai “destri“ perché indossava la maglietta sbagliata e aveva il codino. Verona è una città meravigliosa, è intelligente, ma è oscurata da una fazione nera che s’è insediata, oltre che allo stadio, anche a Palazzo». 

 

L'intervento di Bacciga

L'intervento di Bacciga

“Posso parlare? Siete liberi, democratici...

È questa la vostra democrazia?!
Voglio parlare, fatemi parlare.
Vi piace parlare molto di Costituzione, ma mi pare che la Costituzione vi piaccia quando vi fa comodo.
Nel senso che vorrei dire in merito due punti.
Il primo punto è che una persona fino quando non viene condannata con sentenza passata in giudicato dovrebbe essere ritenuta presunta innocente.
E ritengo molto grave che un ex Procuratore mi condanni prima di un processo senza avere le carte in mano!
Dove sarebbe poi l’autonomia della magistratura?
Dott. Papalia mi chieda scusa!
Lei mi deve chiedere scusa!

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