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Multe pagate, stranieri più virtuosi dei veronesi

Un’automobile sanzionata in corso Porta Nuova: sono migliaia ogni anno gli stranieri che prendono multe in città
Un’automobile sanzionata in corso Porta Nuova: sono migliaia ogni anno gli stranieri che prendono multe in città
Un’automobile sanzionata in corso Porta Nuova: sono migliaia ogni anno gli stranieri che prendono multe in città
Un’automobile sanzionata in corso Porta Nuova: sono migliaia ogni anno gli stranieri che prendono multe in città

Multe e contravvenzioni al codice della strada non hanno più confini. Letteralmente. Grazie all’applicazione delle nuove direttive europee che consentono agli organi di polizia stradale italiani di notificare i verbali nei paesi dell'Unione, niente più impunità per le macchine con targa straniera. Un’ordinanza che, complice anche il sistema informativo Giano in dotazione alla polizia municipale della città, è stata in grado di far rientrare in due anni nelle casse del Comune oltre due milioni di euro. A tanto ammontano infatti i pagamenti delle contravvenzioni comminate a targhe straniere nel biennio 2017 – 2018 che prima rimanevano invece sostanzialmente inevasi. Nel 2017, attraverso Solori, sono stati notificati 24.997 verbali. Di questi ben il 62 per cento risultano essere stati regolarmente pagati con un incasso di un milione e 246mila euro. Lo scorso anno, sono state notificate – per lo più oltralpe ma non solo – 27.994 multe con una riscossione di poco meno di un milione e centomila euro, pari al 46 per cento. «Si tratta tuttavia di un dato in continuo aumento perché i verbali all'estero devono essere notificati entro un anno dalla violazione e molti pagamenti stanno entrando in queste settimane nei conti del bilancio comunale», analizza il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura, che commenta: «A conti fatti, nei pagamenti gli stranieri risultano anche più virtuosi dei veronesi». Sul territorio, infatti, pur a 60 giorni dalla notifica, paga solo poco più di un automobilista indisciplinato su due. Percentuale che dopo le lettere preruolo sale comunque intorno al 65 per cento. Fino a qualche anno fa, le sanzioni comminate ai turisti motorizzati e, più in generale, alle auto straniere erano lettera morta. Molto spesso, i verbali non venivano nemmeno notificati perché non c’era modo raggiungere i destinatari. E sia i biglietti gialli degli accertatori che denunciavano il mancato pagamento della sosta, che l’attestazione di violazioni anche potenzialmente pericolose – dall’eccesso di velocità alla guida con il cellulare – venivano il più delle volte direttamente cestinati. Impunemente. Ora non è più così. La multa se non pagata subito, è in grado di seguire i turisti fino a casa. «Lo scambio dati dei proprietari avviene pressoché in tempo reale. Siamo stati in grado di fermare così anche il fenomeno dell'esterovestizione; vale a dire dei veicoli che venivano esportati all'estero con targa italiana e reimmatricolati nel Paese di residenza, per poi circolare in città con la nuova targa del Paese estero», dichiara il comandante Altamura. Attenzione, però, che lo scambio dati è reciproco. E i veronesi che viaggiano all’estero, dalla Germania alla Francia, in Austria, Romania, Spagna, se indisciplinati, al rientro a casa troveranno la contravvenzione straniera ad attenderli nella buca delle lettere. •

Ilaria Noro

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