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IL CASO

Morfina al neonato
L'infermiera resta
ai domiciliari

Rigettata la richiesta di revoca della misura cautelare
La polizia all'ospedale di Borgo Roma
La polizia all'ospedale di Borgo Roma
La polizia all'ospedale di Borgo Roma
La polizia all'ospedale di Borgo Roma

L’infermiera di Nogara indagata con la duplice accusa di lesioni aggravate e somministrazione di morfina a un neonato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale di borgo Roma, resta agli arresti domiciliari. Il gip Livia Magri ieri nel tardo pomeriggio ha sciolto la riserva e rigettato la richiesta di revoca o modifica della misura che il difensore della Vecchini, l’avvocato Massimo Martini, aveva depositato alla luce delle dichiarazioni rese dalla donna nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Al termine del quale, appunto, era uscita da Montorio per andare ai domiciliari. Misura che è rimasta.

 

F.M.

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