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Minacce e schiaffi
alla sua «rivale»
le costano tre anni

Il giudice Paola Vacca
Il giudice Paola Vacca
Il giudice Paola Vacca
Il giudice Paola Vacca

È stata condannata a tre anni di carcere I.R., una quarantaquattrenne residente in città, accusata di stalking nei confronti di una donna, che aveva avuto una storia con il suo compagno.

Diversi gli episodi che avrebbero spinto l’ex amante a vivere in un costante stato di ansia. Come ad esempio, le telefonate mute o a sfondo sessuale. O la diffusione di foto intime che ritraevano la donna, e che la quarantaquattrenne possedeva, perché a scattarle era stato proprio il compagno, durante la passata relazione extraconiugale con la vittima dello stalking. Foto che venivano attaccate alle cassette postali del condominio, quindi ben visibili da tutti gli inquilini del palazzo. E poi tentativi di pedinamento, insulti di ogni tipo, incluse minacce di morte: gesti che sarebbero proseguiti dal marzo del 2010 al marzo del 2014.

Nei guai era finito in realtà anche lo stesso compagno della donna, a sua volta accusato di molestie: ieri però il giudice Paola Vacca ha assolto sia lui, sia la quarantaquattrenne per le molestie, essendo il reato prescritto, mentre ha condannato la donna per l’accusa di stalking e per lesioni (uno schiaffo che la donna avrebbe sferrato alla sua ex rivale in amore, provocandole lesioni per quattro giorni di prognosi).

Con la sua condotta, infatti, l’imputata (difesa dall’avvocato Enrico Varali) avrebbe costretto la donna (assistita dall’avvocato Francesco Delaini) a modificare le proprie abitudini di vita, cambiando itinerari quando usciva di casa per evitare di incontrarla e di essere seguita, evitando di fermarsi a parlare per strada per il timore che si potesse presentare l’imputata e iniziasse a minacciarla o offenderla.

Il caso è stato trattato ieri dal giudice Paola Vacca, che ha condannato la quarantaquattrenne a tre anni di carcere.M.TR.

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