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Indagine partita da un suicidio

Milioni di euro
in scommesse
Gestore a giudizio

Indagine partita da un suicidio
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona

Cinque milioni di euro spariti dai conti correnti dei clienti di un consulente finanziario. Giocati. Puntati in un centro scommesse. Poi l’indagine, il suicidio del consulente, e infine il sequestro di soldi e case per due milioni al gestore di quel centro scommesse e a un amico del consulente finanziario. Il pubblico ministero Valeria Ardito è giunta a conclusione della complessa indagine sulla maxitruffa ai danni di un centinaio di clienti della filiale Unicredit di San Giovanni Lupatoto, che ha visto venir meno il principale indagato, toltosi la vita nel maggio del 2016.

 

La procura ha chiesto ora il rinvio a giudizio per M.M., gestore del Punto Snai di Bussolengo, mentre l’amico di Bacchi, P.R., che spesso faceva le puntate per lui, sta valutando un patteggiamento. Per entrambi l’accusa è grave: il riciclaggio e reimpiego di denaro proprio per essersi prestati a «piazzare» le scommesse, ricevendo denaro di provenienza illecita e incassando gli assegni dai conti correnti dei clienti. Ma facciamo un passo indietro.

 

Manuela Trevisani

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