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«Bella Ciao», «Abolire la 194»

Migliaia al flash mob a Castelvecchio
Femministe e FN in Bra

Forza Nuova e Non una di Meno davanti alla Gran Guardia: primi vogliono abolire la legge sull'aborto, le seconde chiedono rispetto dei diritti conquistati. E intanto una folla si raduna per i cortei
Folla al flash mob a Castelvecchio
Folla al flash mob a Castelvecchio
FOLLA A CASTELVECCHIO

Forza Nuova e Non una di Meno nella stessa piazza. Mentre un gruppo di femministe intonava «Bella Ciao» tenendo in mano uno striscione con su scritto «Sui nostri corpi e desideri decidiamo noi», a pochi metri di distanza il coordinatore della provincia di Verona di Forza Nuova Pietro Amedeo annunciava la costituzione del comitato referendario «Familia» per «abrogare la 194».

 

Il tutto davanti al Palazzo della Gran Guardia, sede del Congresso mondiale delle Famiglie in corso di svolgimento a Verona. «Chiediamo a tutte le forze politiche - ha detto l’esponente di Fn - che vengono qui a fare proclami a difesa della famiglia di ridare la parola al popolo per pronunciarsi contro l’aborto». Mentre Amedeo parlava è uscito dal Palazzo Filippo Savarese, di CitizenGo, il comitato Pro Vita tra i promotori del Congresso che ha detto di «non sapere nulla della partecipazione di Forza Nuova».

 

VIDEO: IN MIGLIAIA A CASTELVECCHIO

 

 

Intanto sono già centinaia le persone che si sono concentrate sul ponte del Castelvecchio, a Verona, dove è attesa la conclusione del flash mob organizzato come contromanifestazione al congresso Internazionale delle famiglie di Verona. Gruppi variopinti con cartelli e striscioni sono giunti da tutta Italia. In attesa dell’arrivo delle leader della protesta, tra cui Laura Boldrini e Livia Turco, si intonano cori e Bella ciao. 

 

E sono già circa 5 mila, secondo le stime delle forze dell’ordine, le persone che si sono concentrate nel piazzale davanti alla stazione di porta Nuova di Verona, da dove partirà il corteo di protesta nei confronti del Congresso Mondiale delle famiglie. Annunciati anche gli interventi esponenti del sindacato nazionale tra cui Maurizio Landini, segretario generale Cgil, e Ivana Veronese, segretaria confederale Uil.

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