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A processo un datore di lavoro

«Metti gonna
e tacchi alti»
Il capo nei guai

A processo un datore di lavoro
A processo un uomo che obbligava la dipendente a indossare gonna e tacchi alti
A processo un uomo che obbligava la dipendente a indossare gonna e tacchi alti
A processo un uomo che obbligava la dipendente a indossare gonna e tacchi alti
A processo un uomo che obbligava la dipendente a indossare gonna e tacchi alti

Battute poco urbane, in alcune occasioni aveva allungato le mani sul posteriore della sua segretaria ma a costituire l’accusa più grave è l’insistenza con la quale la invitava a trattenersi con lui in ufficio, a indossare «gonna, tacchi alti e occhiali» perché tale abbigliamento lo eccitava, ad accettare 10mila euro per trascorrere con lui alcune ore fuori dall’orario di lavoro.

E poiché lei non aveva accettato di cedere ad avances di sorta aveva iniziato a denigrarla con i colleghi e l’aveva relegata a ruoli marginali al punto che la signora aveva iniziato a sentirsi a disagio e a vivere con la paura di andare in ufficio. Tre anni e 4 mesi di reclusione la richiesta di condanna formulata dal pm  a carico dell’ex presidente di una coop. All’imputato oltre alla violenza sessuale e allo stalking la Procura contesta anche la violenza privata perchè avrebbe minacciato la segretaria di licenziamento qualora avesse rivelato ai soci della coop informazioni sulla gestione.

Una gestione poco felice considerato che l’imputato si è dimesso e la società si è costituita parte civile.

La decisione alla fine di marzo

Fabiana Marcolini

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