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«Meno assembramenti e da soli in tutti i negozi»

Cala il numero di contagi ma cresce l’allerta nel Veneto, il governatore del Veneto Luca Zaia prorogherà l’ordinanza restrittiva per evitare gli affollamenti FOTO MARCHIORILuca Zaia ha spiegato ieri la nuova ordinanza
Cala il numero di contagi ma cresce l’allerta nel Veneto, il governatore del Veneto Luca Zaia prorogherà l’ordinanza restrittiva per evitare gli affollamenti FOTO MARCHIORILuca Zaia ha spiegato ieri la nuova ordinanza
Cala il numero di contagi ma cresce l’allerta nel Veneto, il governatore del Veneto Luca Zaia prorogherà l’ordinanza restrittiva per evitare gli affollamenti FOTO MARCHIORILuca Zaia ha spiegato ieri la nuova ordinanza
Cala il numero di contagi ma cresce l’allerta nel Veneto, il governatore del Veneto Luca Zaia prorogherà l’ordinanza restrittiva per evitare gli affollamenti FOTO MARCHIORILuca Zaia ha spiegato ieri la nuova ordinanza

Un giallo da tenersi stretto. Con nuove misure che vanno soprattutto nella direzione di evitare gli assembramenti, come e più di prima. Perchè i numeri di ricoveri, terapie intensive e decessi restano troppo alti per abbassare la guardia. Anzi. Luca Zaia lo ripete spesso annunciando la nuova ordinanza con misure valide da domani fino al 4 dicembre. Che riguardano i negozi e il tempo libero, i bar e i ristoranti come anche le prospettive degli amanti dello sci. POSSIBILE ALLENTAMENTO. «Un’ordinanza in linea con la precedente, non siamo in grado di creare allentamenti», spiega il governatore del Veneto, ammettendo che se dovessero esserci cambiamenti nei parametri «potremmo intervenire per un minimo di allentamento soprattutto per le attività che stanno soffrendo». Con il tema dei ristori sempre molto caldo. «Non aiuta che sui ristori non ci sia stata data risposta». Una stretta sulle presenze nei negozi al dettaglio è tra le misure contenute nell’ultima ordinanza: in tutti gli esercizi al dettaglio fino ai 40 metri quadri di superficie di vendita potrà essere presente un cliente, fino ai 250 mq un cliente ogni 20 mq e sopra i 250 mq uno ogni 30, rispettando il distanziamento di almeno un metro nelle code. Poi il presidente regionale risponde anche a chi - il presidente degli anestesisti - aveva fatto delle osservazioni sui 111 posti di terapia intensiva ricavati da sale operatorie. «La nostra percentuale di posti in terapia intensiva per abitante è di gran lunga superata, a prescindere dai 111 posti riconvertibili dei blocchi operatori: i parametri li abbiamo superati con i posti nelle sale extra operatorie, poi ne abbiamo altri 111 da aggiungere dalle sale operatorie. Non c’è nessun mistero». O TUTTI O NESSUNO. I gestori delle piste da sci intanto chiedono di poter aprire. «Per lo sci è doverosa un’intesa di tutto l’arco alpino, altrimenti saremmo gli unici a prendere restrizioni che mettono in difficoltà intere comunità, in un bacino di contagio che è unico per tutti», prosegue Zaia, «spero che gli accordi siano condivisi. Non poter sciare a Cortina invece che a Klagenfurt o Pramollo non è una bella roba». Zaia ricorda di aver chiesto la proroga di un anno dei Mondiali di sci di Cortina: «Qualcuno aveva detto che ci sarebbe stato un danno all’economia. E ci troviamo in questa condizioni. Se si faranno, e spero di sì, e ci sarà un’emergenza come questa, saranno a porte chiuse, vedremo di adottare linee guida come per il Giro d’Italia. MEDICI E PEDIATRI. I medici di base e i pediatri di libera scelta fanno tutta la procedura, dalla quarantena alle carte Inps, senza passare dal Sisp. È una semplificazione della procedura, con l'ordinanza possono fare tutto loro. «Per me la sanità viene prima di tutto» ricorda Zaia a proposito delle ipotesi per il Natale. «Non abbiamo capito quali siano gli intendimenti del Cts, al quale le Regioni hanno già mandato le linee guida. La cosa certa è che se ci sarà chiusura servono ristori, e che anche i paesi confinanti chiudano. Chi protesta ricordi comunque», conclude, «che queste misure ci hanno permesso di rimanere in area gialla, di non chiudere i confini tra i Comuni e di tenere aperti i negozi». •

Luca Mazzara

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