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LAVORI

Maxi cantiere su Ponte Nuovo, durerà in tutto 2 anni. Scattato lo stop alle auto

Ponte Nuovo, le prime fasi dell’installazione del cantiere (FOTO MARCHIORI)
Ponte Nuovo, le prime fasi dell’installazione del cantiere (FOTO MARCHIORI)
Chiusura ponte Nuovo (Marchiori)

Il conto alla rovescia è finito, oggi scatta il blocco del traffico sul ponte Nuovo per l’avvio del maxi cantiere che durerà cinque mesi. Ieri, intanto, hanno trovato strada libera, gli automobilisti il cui percorso quotidiano prevede l’attraversamento del ponte, che, insieme a ponte Navi, collega il centro storico a Veronetta.

 

La seconda fase del lungo cantiere è infatti partita in maniera soft con l’allestimento delle opere preliminari che non hanno richiesto la chiusura immediata fin dal primo giorno. Per tanti, quindi, è stato un lunedì meno apprensivo del previsto. Ieri sono stati posizionati anche i cartelli stradali indicanti divieti e deviazioni. Un sopralluogo della polizia locale nella zona ha intanto verificato che non sarà necessario sacrificare gli stalli per la sosta in piazza San Tomaso.

 

I lavori di ripristino statico e adeguamento sismico dureranno fino al 16 aprile 2022, per cui durante questo periodo il ponte resterà completamente chiuso al traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia. Il passaggio resterà quasi sempre aperto, invece, ai pedoni e ai ciclisti. Il cantiere, finanziato con 3,3 milioni dal Comune, durerà in tutto due anni. Quella iniziata ieri sulla struttura che attendeva da anni un intervento di manutenzione straordinaria e di adeguamento alle normative in materia di sicurezza sismica, è quella che avrà il maggiore impatto sulla viabilità.

 

Una volta ultimata, il cantiere proseguirà su metà del ponte, prima sul lato di monte e poi su quello di valle, permettendo così la riapertura di una corsia di marcia a senso unico. L’attuale fase prevede bonifica bellica, rinforzo degli elementi strutturali dell’impalcato, sostituzione dei sistemi di appoggio del ponte al fine dell’adeguamento sismico, realizzazione di un sistema geotecnico fondazionale su pali profondi da realizzarsi dietro alle attuali spalle del ponte. Oltre al divieto di transito, nei lungadige Rubele e Sammicheli sono stati provvisoriamente eliminati alcuni stalli di sosta per permettere il doppio senso di marcia.

 

È garantito l’accesso alla Ztl da lungadige Rubele così come l’uscita dal centro storico da via Nizza. Chi arriva da lungadige Re Teodorico all’incrocio con piazza San Tomaso può andare su via Carducci tenendo la sinistra o in direzione Ponte Navi da lungadige Sammicheli. Chi arriva da Verona est può svoltare verso via Carducci o dirigersi verso il Teatro Romano. Il vicesindaco Luca Zanotto, intanto, replica ai rilievi sulla tempistica dei lavori da parte dell’opposizione. «I lavori vanno fatti quando l’acqua è bassa, mi meraviglia che il consigliere Tommaso Ferrari, che è ingegnere, non ne tenga conto ma preferisca cavalcare la demagogia. Il consigliere», aggiunge, «sa anche bene che il piano alternativo del traffico e della sosta c’è. Idem vale per commercianti e residenti, ai quali da due anni abbiamo comunicato che i lavori non si potevano più ritardare. Vogliamo invece aspettare che ci scappi la tragedia?».

Enrico Santi

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