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L'associazione presenta gli obiettivi

Maecenates in aiuto
dei giovani talenti
Evento l'8 gennaio

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Flavio e Sofia Caricasole
Flavio e Sofia Caricasole
Flavio e Sofia Caricasole
Flavio e Sofia Caricasole

L’ammissione ad una accademia di prestigio o ad un corso di perfezionamento artistico di alto livello può davvero fare la differenza per un giovane di talento ed è un peccato che vi debba rinunciare perché non ha le risorse economiche per pagare la retta e vivere in un’altra città, magari all’estero. Con questo principio è nata l’associazione Maecenates, per supportare danzatori, musicisti e attori. Perché ci sono molte persone e aziende disposte ad aiutare i talenti, economicamente e non solo: mancava l’anello di congiunzione, che con Maecenates è arrivato.

 

L’idea è di Sofia Caricasole, 25 anni, laureata in marketing aziendale, dopo l’esperienza della sorella Lidia, ballerina che attraverso un crowdfunding è riuscita ad andare a New York per studiare nella prestigiosa Juilliard School, una accademia come quella del film «Fame»: e così con suo padre Flavio, lunga esperienza bancaria e ora consulente di business intelligence, e altri soci fondatori, Sofia ha creato Maecenates.

 

«Abbiamo visto che alla nostra intuizione corrispondevano dei bisogni reali: sia dei giovani, che cercavano aiuto per realizzare il loro sogno, sia di aziende che volevano impegnarsi con un fine benefico in progetti di valore riconosciuto», spiega Sofia Caricasole. «Mia sorella Lidia ha trovato grande sostegno perché ha raccontato con sincerità la sua storia e ha toccato il cuore di molti, compresa l’azienda vinicola Pasqua, che del mecenatismo ha fatto un punto d’orgoglio, tanto che i giovani che aiuta sono diventati i protagonisti delle campagne di comunicazione». L’impegno sociale e la solidarietà oggi stanno diventando infatti sempre più importanti per la reputazione dei brand, perché i giovani talenti mettono in pratica l’impegno e la passione, i valori aziendali. Internet e i social sono stati fondamentali per avviare il progetto e farlo conoscere.

 

Maecenates lavora dal marzo scorso ma si presenterà ufficialmente l’8 gennaio attraverso un evento al 311 di lungadige Galtarossa 21 (dalle 18 alle 20), cui parteciperanno con delle performance anche due artisti che già fanno parte del progetto, la ballerina Lidia Caricasole, e il vibrafonista e percussionista Paolo Peruzzi, veronese di 25 anni che è stato ammesso al Berklee College of Music di Boston dopo essere stato selezionato tra 240 partecipanti ad un corso di Umbria Jazz. «Per noi è molto importante creare una rete di relazioni, oltre che raccogliere i fondi per il nostro progetto», spiega Flavio. «Partiamo dai ragazzi e dalle loro storie, per poi andare a cercare i soldi necessari. Ad aver bisogno di aiuto ci sono anche famiglie di reddito medio, che possono essere in seria difficoltà a pagare rette alte come quelle che ci sono, ad esempio, negli Stati Uniti, coperte solo in parte da borse di studio. Anche per la nostra famiglia è stato così».

 

Con Maecenates si sta creando anche una rete di volontari, spiega Sofia: «Ci scrivono perfino dall’estero giovani che vogliono sapere cosa possono fare per aiutarci. E anche associazioni e Fondazioni che hanno i nostri stessi obiettivi. Ogni contributo è prezioso, piccolo o grande che sia». Ogni informazione si può trovare sul sito www. maecenates.org e sulla pagina Facebook.

Daniela Bruna Adami

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