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La conferenza stampa

Zaia: «Ricoveri in leggero calo, anche a Verona. L'ordinanza regionale decade il 24 dicembre»

Luca Zaia, punto stampa de 19 dicembre
Luca Zaia, punto stampa de 19 dicembre
Luca Zaia, punto stampa 19 dicembre

Luca Zaia torna in diretta, per fornire i dati quotidiani dei contagi, nel giorno in cui scattano le nuove norme venete che mettono un freno agli spostamenti tra comuni dopo le 14.

 

Il presidente spiega che l'ordinanza regionale, firmata con validità fino al 6 gennaio, in virtù del nuovo decreto del governodecadrà alla mezzanotte del 23 dicembre. Zaia sostiene poi che da qualche giorno si nota un calo dei ricoveri ma che è necessario guardare alla situazione ancora con prudenza e continuare ad evitare ogni tipo di assembramento.

 

I dettagli della diretta:

 

IL BOLLETTINO. «Sono 58.810 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, tra questi abbiamo trovato 3.834 positivi, vale a dire il 6,52%. Sono quasi centomila, in particolare 97.816 le persone attualmente positive. I ricoverati sono 3.213 di cui 369 in intensiva (+4) e 2.844 in area non critica (-89). I decessi sono 114, 5.382 da inizio pandemia. I dimessi sono 170 nelle ultime 34 ore» 

 

CURVE IN FLESSIONE. «Abbiamo le curve che da qualche giorno stanno segnando una flessione, se non avverrà una repentina inversione di tendenza, la direzione verso un calo c'è. Anche Verona oggi ha una situazione di forte pressione, non possiamo considerarla un trend, ma oggi ha letti che si liberano nelle infettive e ha posti anche se limitati nelle intensive. Direi che è dovremmo guardare questo quadro con prudenza perché i contagi stanno risalendo in tutta Europa. L'infezione c'è e occorre evitare gli assembramenti». 

 

ORDINANZA REGIONALE.  «Avete visto che il governo ha approvato un decreto, sapete che abbiamo fatto un'ordinanza che vale fino al 6 gennaio, capite che dal punto di vista gerarchico per noi decade la nostra ordinanza il 24 con l'entrata in vigore del provvedimento nazionale. Vedremo se, dal punto di vista tecnico, sarà necessario fare una formale revoca dell'ordinanza regionale oppure no» 

 

RISTORI. «Questo decreto esce da una indicazione del CTS che mi risulta avesse chiesto misure più restrittive. Noi come governatori ne abbiamo discusso e se devo esprimere un giudizio lo esprimo sui ristori che sono un tema fondamentale. Se non ci sono è un grosso guaio. Ho appreso dalla diretta di Conte che ci saranno 645 milioni di euro di ristori. Dovremo vigilare perchè il presupposto per le misure è che i lavoratori siano ristorati. Ho sempre parlato di modello tedesco dando una percentuale sul fatturato. È sempre più difficile, i provvedimenti sono sempre meno compresi. Se dobbiamo aggiungere la mancanza di ristori, è logico che i cittadini andrebbero fuori di testa»

 

VACCINO. «Il 27 dicembre sarà il vaccino day. Dovrebbero arrivare 825 fiale e dovremmo fare velocemente, entro 4 ore, le vaccinazioni a queste 825 persone che, ricordo, sono volontarie. Abbiamo i freezer e le siringhe, ammesso che servano. Ovviamente all'inizio l'opportunità sarà data al personale e ospiti delle Rsa» 

 

SCUOLA. «Il 7 gennaio rischia di essere il D-Day della scuola, ma c'è un tavolo aperto con il governo. Siamo d'accordo sulla riapertura della scuola in presenza ma crediamo vada valutato il tema della quantità, se 50 o 75 per cento, e la situazione epidemiologica dei giorni precedenti» 

 

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Giorgia Cozzolino

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