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OGGI A «L&#39;ARENA LIVE» E FELTRINELLI

Luca Bianchini, un destino
che passa per Verona

Luca Bianchini FOTO ALESSI
Luca Bianchini FOTO ALESSI
Luca Bianchini FOTO ALESSI
Luca Bianchini FOTO ALESSI

VERONA. «Talvolta s'incontra il proprio destino sulla strada imboccata per evitarlo», dice uno dei protagonisti del film The International, citando Jean de La Fontaine.
Dimmi che credi al destino di Luca Bianchini, scrittore torinese che oggi alle 16.15 sarà ospite a L'Arena Live (in streaming sul sito www.larena.it) e alle 18 alla Feltrinelli di via Quattro Spade, sembra proprio un romanzo sull'inutilità di fuggire dal proprio destino. Bianchini è un giovane autore (ha scritto anche la biografia di Ramazzotti Eros - Lo giuro) e il suo precedente romanzo Io che amo solo te, dopo aver venduto oltre 250mila copie, sta per diventare un film diretto da Marco Ponti.
Per questo nuovo libro ha scelto di non sfuggire al destino, ma di abbracciarlo, trascinando con sé i protagonisti che sono persone reali che combattono vite reali.
È la storia di Ornella, piacente e insicura cinquantacinquenne, direttrice di una libreria italiana a Londra, che si considera «campionessa mondiale di cadute», sempre pronta però a rialzarsi da sola o con l'aiuto di Patti, amica di tante battaglie con la quale condivide un passato di ragazza difficile. Ma attorno a Ornella, impegnata a salvare la libreria che le ha «salvato la vita», c'è una piccola galassia di coprotagonisti che le colorano le giornate e l'accompagnano in un percorso di crescita che la riporta nella sua città d'origine: quella Verona «che sembrava addormentata, che nel ricordo era sempre buia o nuvolosa» e che, vent'anni dopo al suo ritorno, le regala «una giornata piena di luce». Ma non solo.
Investita dai ricordi di un passato vissuto nell'incubo dell'eroina, consumata alle ex Cartiere, Ornella si trova all'improvviso ad affrontare una scelta difficile: decidere se aiutare il suo grande amore, quel marito che solo per un tocco del  destino non l'ha trascinata nel baratro, a togliersi la vita.
Insomma, quello che inizia come un dolce romanzo sulle sorti di una libreria, si trasforma in qualcosa di più complesso raccontato, però, con la mirabile leggerezza di Bianchini che in questo libro non ci ha messo solo il suo amore per l'Italian Bookshop di Hampstead (che è davvero a rischio chiusura), ma anche la magia di una Verona che sembra averlo stregato.

Giorgia Cozzolino

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