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«Luca è speciale: non sarà lasciato solo»

Luca Nicolis dietro il bancone della Bottega del vino
Luca Nicolis dietro il bancone della Bottega del vino
Luca Nicolis dietro il bancone della Bottega del vino
Luca Nicolis dietro il bancone della Bottega del vino

Non c'è forza più impetuosa di quella del mare in tempesta. Uno dei molteplici volti della natura davanti a cui ci si sente inermi, impotenti, incapaci di fare qualsiasi cosa.

Così deve essersi sentito Luca Nicolis, 39 anni, direttore della Bottega del Vino, uno dei più rinomati ristoranti della città, protagonista e spettatore diretto del naufragio di Rimini, in cui sono rimaste uccise quattro persone, tra cui la sua fidanzata Alessia Fabbri. Luca, assieme al medico Carlo Calvelli, è sopravvissuto, ma dall’altra sera è sotto choc. «Ha perso tutto. Ha perso la donna di cui era tanto innamorato», raccontano i suoi colleghi della Bottega del Vino, a loro volta sconvolti per quanto successo.

LO CHOC. «Noi abbiamo capito che era vivo guardando le immagini trasmesse dal telegiornale, in cui si vedeva lui sugli scogli. Subito abbiamo deciso di chiudere il locale per rispetto nei confronti delle vittime».

Le serrande si sono abbassate mercoledì sera e il ristorante riaprirà solamente oggi. «Perché la vita deve andare avanti». I colleghi di Luca «l’Oste» non riescono a capacitarsi di come l’equipaggio abbia deciso di uscire in mare comunque, nonostante le forti raffiche di vento che soffiavano sull’Adriatico. «Si è trattato di una congiuntura di eventi sfortunati: il maltempo, il vento fortissimo, l’avaria al motore. Purtroppo le tragedie nascono così e il mare non perdona», commentavano ieri i suoi colleghi.

UNA CARRIERA SPECIALE. «Luca è una persona straordinaria, piena di amici, con una grande passione per il suo lavoro, e per la vita». Il suo lavoro...

Dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Bardolino, Nicolis ha fatto le sue prime esperienze come chef di cucina sul lago di Garda, fino all’approdo al ristorante Il Desco: è qui che ha conosciuto lo chef Gualtiero Marchesi, con cui poi ha collaborato anche al ristorante L’Albereta Relais&Chateaux in Franciacorta. Quando Nicolis ha sentito di poter camminare sulle proprie gambe, ha aperto a San Giorgio in Salici il ristorante Lo Zibaldone, che si è aggiudicato una stella Michelin, prima di entrare a far parte dell’albergo Ziba Hotel di Peschiera del Garda. Sempre pronto a nuove avventure, Luca l’Oste ha poi lanciato con un gruppo di amici Il Divo, locale alla moda sulla spiaggia della Pampelonne, a Saint Tropez, nel 2012 ha avviato due ristoranti italiani a Mosca e nel 2013 il Michelangelo di Antibes sulla Costa Azzurra.

Ma è nel 2014 che Nicolis è arrivato alla Bottega del Vino, diventandone direttore grazie alle sue esperienze di chef, ma anche alle sue competenze manageriali.

Padre di un bimbo di due anni, avuto dall’ex moglie, Luca da un po’ di tempo frequentava Alessia Fabbri, prima del terribile naufragio di martedì. «Erano una bella coppia, molto affiatata», li definiscono gli amici. Questa settimana avevano deciso di lasciare Verona e di dedicarsi qualche giorno di relax, dopo il tour de force del Vinitaly, che tante soddisfazioni ha portato, ma anche tanta stanchezza.

E invece i giorni di ferie si sono trasformato in tragedia.

LA PRESIDENTE. Ieri, in ospedale a Rimini Luca l’Oste ha ricevuto la visita di Maddalena Pasqua, presidente del consiglio di amministrazione della Bottega del Vino, di cui sono proprietarie le Famiglie dell’Amarone.

«Fisicamente Luca sta bene, ma è ancora sotto choc per quanto successo: fortunatamente ha una grande forza dentro di sé, che speriamo di mantenere viva», racconta Pasqua.

E conclude: «Di certo non verrà lasciato solo. È circondato da persone che gli vogliono bene, perché lui è così: sa farsi apprezzare da tutti, anche sul lavoro».

Manuela Trevisani

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