"Apriamo le piscine, apriamo le palestre". "Lo sport è salute". "Le palestre sono la soluzione, non il problema". La mobilitazione pacifica, questa mattina davanti a palazzo Barbieri, a Verona, dei gestori e dei dipendenti di palestre, piscine, scuole di danza che da oggi sono costretti a interrompere la loro attività per le indicazioni dell'ultimo Dpcm.
"Se i centri sportivi e le scuole di danza hanno rispettato le regole e garantito sicurezza, perché ora devono chiudere?". È quanto hanno chiesto i lavoratori del settore al sindaco Sboarina, sceso da Palazzo Barbieri per dimostrare la sua solidarietà.
La stretta sullo sport è arrivata domenica pomeriggio e da oggi le strutture sono di nuovo chiuse e il personale è stato lasciato a casa. Il primo cittadino ha garantito che si farà portavoce delle istanze della categoria, condividendole, in prima battuta, con i sindaci della Provincia e il presidente della Regione. Tra gli imprenditori e i lavoratori del comparto è tanta la delusione per il futuro delle rispettive attività, che con fatica stavano cercando di tornare a galla dopo lo stop di marzo.
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