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Impennata di contagi

Le nuove regole azzerano la quarantena a 450mila veronesi

Un bambino effettua un tampone
Un bambino effettua un tampone
Un bambino effettua un tampone
Un bambino effettua un tampone

Quasi mezzo milione di veronesi liberi da un’eventuale quarantena. Sarà possibile per chi - pur essendo venuto a stretto contatto con una persona positiva - sia asintomatico e abbia ricevuto la terza dose di anticovid, o sia stato vaccinato a due dosi o sia guarito dal covid negli ultimi 120 giorni. Lo stabilisce la circolare del ministero della Salute, già in vigore dal 31 dicembre, che aggiorna le misure sulle quarantene e sugli isolamenti, distinguendo tra contatti ad alto e basso rischio e non prevedendo lo stop per le persone che sono state vicine a un contagiato, ma non hanno sintomi e sono protette dagli anticorpi. Queste ultime, dunque, saranno libere, ma con l’obbligo di indossare per 10 giorni la mascherina Ffp2, di effettuare un periodo di autosorveglianza di cinque giorni e di fare un test qualora comparissero sintomi. Per Verona si tratta di quasi 457mila persone tra le 292.626 che si sono sottoposte alla terza dose, le quasi 150mila che hanno completato il ciclo a due vaccinazioni negli ultimi quattro mesi precedenti e i quindicimila guariti da settembre a oggi.

 

Il tema della revisione delle quarantene per i vaccinati, pur in un momento in cui la variante omicron si sta avviando a soppiantare la delta, era emerso già prima di Natale. Anche l’Istituto sperimentale zooprofilattico delle Venezie aveva notato che a distanza di parecchi mesi dalla seconda dose, la copertura contro la omicron scendeva al 5 per cento, ma risaliva al 75 per cento con la terza dose, confermandone l’efficacia. È proprio sulla base di questa osservazione che la circolare ministeriale oltre a caldeggiare le vaccinazioni di rinforzo allenta le maglie della quarantena per chi ha avuto il richiamo «booster». «I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante omicron suggeriscono che la stessa sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la delta conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave», si legge nella circolare del ministero della Salute. «Per tali ragioni è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario e alla somministrazione della dose booster».

 

LA CIRCOLARE MINISTERIALE

 

Le maglie larghe sulla quarantena non riguardano, invece, chi ha avuto un contatto stretto con un positivo, ma non è vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale primario o lo ha fatto da meno di 14 giorni. Per lui vige l’obbligo della quarantena a 10 giorni dall’ultima esposizione al caso e il test, molecolare o antigenico, al termine, che deve risultare negativo. Per chi ha completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, ed è asintomatico, la quarantena ha durata di cinque giorni, purché al termine del periodo il test molecolare o antigenico sia negativo. La circolare dispone anche che i contatti a basso rischio, che abbiano indossato sempre mascherine chirurgiche o Ffp2, non restino in quarantena, ma mantengano le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Per le persone contagiate, infine, che abbiano ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento è ridotto da 10 a 7 giorni, purché siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno tre giorni. Al termine di tale periodo devono verificare di essere negativi con un test molecolare o antigenico.

 

Le nuove misure arrivano nel picco della quarta ondata nella quale Verona ha ridotto di molto, in una settimana, il divario che la separava da Padova, provincia più colpita finora dai contagi. I veronesi attualmente positivi sono 18.451 (un più 2.208 nelle ultime 24 ore): 1.354 in meno rispetto a Padova, ma una settimana fa erano 3.367 in meno. Dalla vigilia di Natale a ieri si contano oltre ottomila contagiati in più, 16 decessi e 53 pazienti in più negli ospedali veronesi, seppur con un aumento moderato di quelli in terapia intensiva (tre in più). Oggi sono 212, di cui 27 in intensiva rispetto ai 159 del 24 dicembre (di cui 24 in intensiva). Il carico più grande lo porta l’ospedale di Legnago con oltre 50 persone in cura. Borgo Roma, Borgo Trento e Negrar ne hanno oltre una trentina, seguiti dal Magalini di Villafranca. Il Veneto, per un totale di 103.891 attuali casi conta 37mila contagiati in più rispetto a una settimana fa, 138 i decessi da Natale a oggi. La popolazione veronese, infine, è vaccinata con almeno una dose per l’81,4 per cento. Il 33 per cento ha effettuato anche la terza.

 

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Maria Vittoria Adami

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