«La formazione è fondamentale in tutti i settori. Anche in politica. Ecco mi piacerebbe che i giovani si formassero alla politica, al bene comune per gestire la vita amministrativa di un Comune». Pensieri e parole del sindaco di Verona Federico Sboarina presente ieri sera (giovedì 10 ottobre) alla Gran Guardia nel corso della tavola rotonda promossa dalla Fondazione Its Academy Last presieduta da Silvano Stellini. Un convegno («La formazione tra presente e futuro. I nuovi tecnici per le aziende venete») per celebrare il primo posto in Italia conquistato dall’Its di Verona, nata nove anni fa, nel monitoraggio nazionale elaborato da Indire per conto del Miur.
Sono stati 139 i percorsi valutati e il corso tecnico superiore dei trasporti e dell’intermodalità organizzato nel biennio 2015-2017 dall’Academy Last (acronimo di Logistica, Ambiente, Sostenibilità e Trasporto) si è piazzata sul gradino più alto del podio sbaragliando la concorrenza degli altri Its nazionali. Il motivo? Ha garantito il posto di lavoro al 95% dei suoi iscritti. Un primato non nuovo per il Veneto come ha ricordato l’assessore regionale alla formazione Elena Donazzan. «Negli ultimi cinque anni, da quando il Miur ha deciso di monitorare con dati oggettivi gli Its, piazziamo sempre tre-quattro Fondazione venete nei primi dieci posti. Le altre regioni arrivano al massimo ad una. Il segreto del nostro successo è aver deciso di metter al vertice delle nostre sette Fondazione un imprenditore di quel settore. Questo ha permesso alle Fondazioni di ottenere la massima credibilità da parte del mondo delle imprese. E vi assicuro che ciò non accade nelle altre regioni».
Ad aprire il convegno, moderato dal direttore di TeleArena Mario Puliero, il vice presidente di Confindustria Verona Giorgio Adami pronto a sottolineare come i 137 diplomati dell’ultimo biennio del Last di Verona siano stati inseriti nel mondo del lavoro in maniera coerente con il piano di studi intrapreso. «Un dato che testimonia l’eccellenza nazionale dell’Its Verona. La dimostrazione che se scuola e aziende collaborano in maniera fattiva, passo dopo passo, i risultati riescono ad arrivare e la certezza di una occupazione non rimane un sogno o un’utopia. Certo bisogna avere anche la consapevolezza che le competenze acquisite», ha ammonito Adami, «dovranno essere continuamente aggiornate perché il futuro sarà all’insegna di professionalità più ibride. I saperi tecnici dovranno essere integrati da creatività e capacità comunicative».
Il vice presidente di Confindustria non ha nascosto come «la formazione sia un po’ la cenerentola dell’agenda politica. In Italia solo il 3,4% del nostro Pil è dedicato alla formazione. A differenza di quanto avviene in altri Paesi dove le risorse sono quasi il doppio». Prima della tavola rotonda ha preso la parola Diego Begalli, delegato del Rettore al Trasferimento della conoscenza dell’università di Verona, e Laura Speri, direttore dell’Its Verona. «Quando siamo partiti nel 2011 c’era tutto da inventare. Da allora siamo passati da 23 allievi agli attuali 273 su sei corsi, a Verona, Vicenza e Padova. Offriamo tre indirizzi e da quest’anno inauguriamo il quarto per tecnici dell’internazionalizzazione logistica, figura che può supportare le piccole e medie imprese nell’ingresso sui mercati esteri. In sette anni Last ha diplomato 295 tecnici e i corsi sono stati tenuti da 127 docenti, per il 70% in arrivo dalle aziende», ha spiegato Laura Speri. «Siamo una "fabbrica"