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In salvo

La soldatessa afghana minacciata dai talebani è stata accolta a Verona

La soldatessa afghana a Verona (foto Marchiori)

È a Verona con la sua famiglia Zhara, la soldatessa afghana minacciata dai Talebani che pochi mesi fa hanno ripreso il potere del paese.

Atterrata a Milano oggi pomeriggio, la collaboratrice dell'esercito italiano, è arrivata a Verona dove ora risiederà, assieme al marito e ai suoi due figli. Una situazione che si è sbloccata in pochissimi giorni. La donna, responsabile della politica femminile dell'esercito afgano, era nella black list del nuovo governo talebano.

Il 27 settembre era riuscita ad espatriare, poi da Islamabad il volo per l'Italia, grazie al supporto di una associazione scaligera. Ora la famiglia sarà ospite in un appartamento degli Istituti Civici di Servizio Sociale. Lì faranno  la quarantena, per poi venire trasferiti in un’altra residenza.

 

Ad accoglierla, in piazza Bra, c'era il sindaco Federico Sboarina. Ad accompagnarla da Milano a Verona, il parlamentare Vito Comencini, membro della Commissione Affari Esteri, e il presidente della Commissione comunale Sicurezza Andrea Bacciga. Presenti anche la consigliera comunale Laura Bocchi e il presidente della Quinta Circoscrizione Raimondo Dilara.

Sul giornale in edicola martedì 26 ottobre la sua storia.

 

 

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