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Verona tende la mano

La macchina della solidarietà corre: raccolta solidale nei negozi ucraini

Lebedeva Zhanna nel negozio Mix Market di via Adigetto (Foto Marchiori)
Lebedeva Zhanna nel negozio Mix Market di via Adigetto (Foto Marchiori)
Lebedeva Zhanna nel negozio Mix Market di via Adigetto (Foto Marchiori)
Lebedeva Zhanna nel negozio Mix Market di via Adigetto (Foto Marchiori)

La solidarietà per le famiglie e i bambini ucraini è rapida, veloce, sentita. E racchiusa dentro decine e decine di scatoloni di viveri, prodotti per l'igiene, coperte, medicine che stanno venendo raccolte nei punti vendita del gruppo Mix Markt, presente in Italia con 42 negozi che propongono prodotti tipici dell'Est Europa. A Verona città i negozi della catena dell'imprenditore ucraino Volodymyr Bekysh, direttore rappresentante del gruppo internazionale Monolith, sono due. Uno in via Adigetto 51, vicino a piazza Cittadella, l'altro in corso Milano 105. Molti altri sono in provincia, da San Giovanni Lupatoto a Lazise, e il centro logistico, dove stanno venendo concentrati gli aiuti raccolti nei singoli punti vendita, si trova a Roverchiara.

L'associazione le Malve proprio ieri ha definito gli aspetti burocratici, valutando la possibilità di intestare bolle e fatture alla propria realtà, in modo da figurare come il mittente degli invii diretti in Ucraina. «Stanno arrivando ondate incredibili di aiuti», dice la vicepresidente dell'associazione, Marina Sorina. «A breve apriremo un conto corrente e intanto si stanno formando altri gruppi informali di solidarietà al nostro popolo. Quello con cui stiamo facendo rete fa parte del centro operativo aiuti in Ucraina, un'organizzazione ufficiale che raccoglie le varie associazioni della diaspora ucraina e agisce in collaborazione con i più importanti enti del settore, su incarico dell'Ambasciata. Abbiamo bisogno di un centro logistico e gente competente, che non si improvvisi. Le regole in tempi di guerra sono severe. I documenti vanno certificati e tracciati durante tutto il percorso e le eventuali irregolarità rischiano di rallentare le consegne e compromettere la fiducia dei donatori». Oltre che agli esperti, la solidarietà fa spazio naturalmente anche a volontari e donatori, che possono contattare la mail comunitaverona@gmail.com per offrire il proprio aiuto.

La raccolta si focalizza su vestiti pesanti, coperte sacchi a pelo, generatori, estintori, derrate alimentari di lunga conservazione, prodotti per l'igiene, per il soccorso e ovviamente farmaci. Sono questi i beni di prima necessità che stanno venendo donati da un paio di giorni nei market Mix Markt, in particolare di Verona, aperti dalle 9 alle 20 di ogni giorno, e di domenica fino alle 19. «Ci portano coperte e medicinali, e lasciano nei raccoglitori pasta, zucchero, pannolini per i bimbi e molto altro», riferisce la titolare dei due negozi cittadini, Lebedeva Zhanna. «Ci hanno contattati pure da Bussolengo e altre località fuori provincia. Si tratta di ucraini e anche di molti veronesi».

Si ragiona anche sull'arrivo dei profughi, che sarà imminente. Chi gestisce i dormitori per conto del Comune si sta già attivando e anche associazioni come Villa Buri Onlus sono pronte a fare la loro parte. «Stiamo attendendo le strategie a livello comunale», evidenzia Silvano Brait, presidente dell'associazione. «Ci piacerebbe attrezzare delle stanze per l'accoglienza dei profughi, ma non possiamo muoverci in ordine sparso, dobbiamo essere ben coordinati per garantire la migliore accoglienza».

Chiara Bazzanella

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