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Polemica su un post su Facebook

La denuncia del Pink: «Gravi commenti omofobi da chi gestisce l'accoglienza». La replica: «Non ho usato la forma migliore, ma la penso così»

Sotto accusa i commenti di Enrico Giona, presidente della cooperativa San Francesco
Il post su Facebook con i commenti di Enrico Giona
Il post su Facebook con i commenti di Enrico Giona
Il post su Facebook con i commenti di Enrico Giona
Il post su Facebook con i commenti di Enrico Giona

Nella foto ci sono due uomini belli, sorridenti, avranno meno di quarant’anni. Abbracciati, si tengono stretta una bimba di pochi mesi col pollice in bocca. La loro figlia. L’immagine, postata sulla pagina Facebook dello scrittore Matteo Grimaldi, è accompagnata da un messaggio: “Ragazzi, vi auguro tutto il bene possibile, che nella vostra casa trionfi l'#amore. Siete tre meraviglie”.

 

Sotto, 62mila commenti, di amore e di fastidio, a favore e contro questa famiglia. Tra le reazioni c’è anche quella del veronese Enrico Giona, che scrive: «Povero bambino! Mi spiace molto per te, era meglio essere orfano».

 

Una opinione personale, di un cittadino che è anche imprenditore, come ha sottolineato in una nota-denuncia il circolo Pink: «Giona è presidente della cooperativa sociale San Francesco e del Gruppo Uniservizi, molto conosciuta sul territorio veronese perché impegnata anche nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo». E il punto è proprio questo, sottolinea il Pink: «Ci pare molto grave che il presidente di una cooperativa che si occupa di accoglienza si esprima così sulle coppie gay e in generale sulle persone omosessuali. Sono apprezzamenti che denotano forse ignoranza ma sicuramente molta omofobia. Nei centri gestiti dalla San Francesco vivono senz’altro anche dei richiedenti asilo gay, e ci chiediamo come possano essere tutelati i loro diritti se chi ha la responsabilità del loro alloggio ha un pensiero omofobo come questo».

 

Ma Giona chiarisce la sua posizione. «Trovo grave il fatto di essere aggredito dal punto di vista lavorativo per una mia opinione personale». Che poi spiega più in dettaglio: «Ho molti amici omossessuali, ho anche dipendenti gay che si sono sposati e su questo io non ci ho mai visto nulla di male. Resto però dell’idea che i figli debbano crescere con una mamma e un papà. Forse non ho usato la forma migliore, ma la penso così».

 

Intanto il Circolo Pink ha comunicato che segnalerà il fatto «anche alla Prefettura e alla Questura di Verona, con cui la San Francesco si relaziona strettamente per la gestione dei richiedenti asilo». 

Francesca Lorandi

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