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L'evento

La costituzione della Terra: a san Fermo incontro e concerto

Paolo Aleotti spiega il progetto "La Costituzione della terra"

Nella chiesa superiore di San Fermo Maggiore, alle 16, il giornalista Rai Paolo Aleotti tiene un incontro sul progetto «La Costituzione della Terra».

Con lui saranno presenti il Wwf Verona e l’Associazione di promozione sociale Il Carpino.

 

Alle 19.30, si terrà concerto con Eleonora Aleotti, soprano, e Simone Colavecchi, tiorba.

Gli eventi a ingresso gratuito rientrano nella rassegna «La Tavola della Cultura» collegata alla mostra «Il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Dalle crepe la luce» esposta nella chiesa superiore sino al 1 agosto. Il titolo dell’incontro con Aleotti riassume i temi che saranno trattati: «Torna il sereno Zefiro. Dall’arte alla politica. Dai sentimenti più intimi e profondi a una nuova coscienza sociale. Dalla pandemia globale all’alba di una possibile rinascita. La Costituzione della Terra». Il progetto nasce alla fine del 2019 a seguito della necessità di pervenire a un nuovo patto costituzionale tra tutti i popoli del mondo, in grado di garantire la loro convivenza pacifica e, prima ancora, le condizioni della vita sul nostro pianeta. Si tratta di una risposta razionale e realistica alle terribili emergenze che minacciano il futuro del genere umano. L’obiettivo di una Costituzione della Terra equivale a un programma politico razionale in grado di unificare le tante battaglie nelle quali sono impegnate in tutto il mondo migliaia di associazioni. «La provincia di Verona è una delle province a più alta densità di biodiversità», commenta il presidente del Wwf Verona, Michele Dall’O’. «Tuttavia, questa biodiversità sta subendo pesanti minacce. Ben venga, quindi, il progetto “La Costituzione della Terra”, utile per risvegliare non solo le coscienze dei singoli cittadini ma soprattutto le istituzioni».

«La nostra partecipazione all’incontro», prosegue il presidente dell’associazione Il Carpino, «vuole rimarcare la necessità di una profonda riflessione sul tema del rapporto uomo/ambiente». L’associazione è promotrice del progetto FAB (Fondo Alto Borago) nato con lo scopo di acquisire e gestire i 38 ettari di terreno all’interno dell’area Borago-Galina. Durante la giornata sarà proiettato nell’auditorium il documentario sulla Val Borago. Il concerto «Torna il sereno Zefiro» riprende il titolo del madrigale di Sigismondo d’India ed è un programma di musiche italiane del Seicento per voce e basso continuo (tiorba): molti dei brani affrontati propongono immagini naturalistiche nei loro testi, paesaggi ai quali corrispondono (o rispetto ai quali divergono) sentimenti strettamente umani che con il mondo naturale spontaneamente si intrecciano. É dipinto un mondo naturale e di affetti decritti in immagini sonore, all’uso antico, con la speranza che oggi come allora la natura e i sentimenti riprendano un dialogo fra loro più fitto e vicino. Le musiche sono di Sigismondo d’India (Torna il sereno Zefiro, Piangono al pianger mio), di Giulio Caccini (Fere Selvagge, Dolcissimo Sospiro, Dalla porta d’Oriente), di Alessandro Piccinini (Ciaccona in partite variate), di Girolamo Frescobaldi (Aria di passacaglia. Così mi disprezzate), di Tarquinio Merula (Folle è ben che si crede) e di Claudio Monteverdi (Ohimè ch’io cado, Quel sguardo sdegnosetto).

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