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La comunità cinese torna nel mirino

Turisti asiatici in giro per la città
Turisti asiatici in giro per la città
Turisti asiatici in giro per la città
Turisti asiatici in giro per la città

Sono stati zitti per giorni, perchè questo popolo è abituato a lavorare e a non protestare. Anzi quasi giustificano l’atteggiamento di certi veronesi che nei giorni scorsi li hanno maltrattati, colpevolizzati e ostracizzati. Ma gli ultimi episodi non possono essere taciuti. La misura è colma anche per loro. «Ieri un barista del centro ha ricevuto una lettera minatoria piena di ingiurie», spiegano dall’associazione principale cinese di Verona. «Impacchetta la tua schifosa famigliola e tornatene al tuo Paese sporco infetto», c’è scritto nella lettera in stampatello arrivata ieri assieme alla posta del bar. E ancora: «Corona virus tutto arriva da voi cinesi di m...Sappiamo che dentro al tuo bar cucini i cani e li mangi assieme ai tuoi paesani. Vergognati cinese schifoso, torna in Cina ad infettare quella... di tua madre». L’uomo ha allertato subito la sua associazione e poi si è rivolto ai carabinieri. Così come ha fatto un altro cittadino cinese dopo che il figlio era stato picchiato all’uscita di scuola dai compagni. «Abbiamo suggerito al nostro connazionale di andare in pronto soccorso con il figlio. L’uomo è poi andato a parlare con il presidente della scuola che gli ha detto che se voleva poteva fare la denuncia. Stiamo davvero vivendo tanto male, come se la colpa di ciò che accade fosse nostra, anche noi stiamo subendo quello che subiscono in altre parti. Anche da noi ci sono stati ammalati e pure persone decedute. Stiamo perdendo lavoro, e la nostra economia e le borse stanno perdendo. Ma crediamo che stiamo subendo un’aggressione eccessivamente violenta». •

A.V.

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