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Conferenza Ulss 9

Nasce l'Osservatorio provinciale delle strutture per anziani. «Per fine febbraio vaccini completati in tutte le case di riposo»

Denise Signorelli (direttore sanitario Ulss9)
Denise Signorelli (direttore sanitario Ulss9)
Ulss 9 - punto stampa 25 gennaio 2021

Al centro della pandemia da Covid e luogo dove si è concentrato il maggior numero di vittime, le case di riposo sono dal marzo scorso le sorvegliate speciali da parte delle istituzioni sanitarie. Questa mattina, in una conferenza stampa in diretta, l'Ulss 9 ha annunciato l'istituzione di  un "Osservatorio provinciale Strutture residenziali per anziani".

 

Flavio Pasini (Comitato dei sindaci): «Oggi è un giorno importante perché presentiamo questo protocollo d'intesa, scritto a più mani da tutti gli enti che hanno preso parte all'iniziativa. Abbiamo deciso di ritrovarci per fare il punto periodicamente per dare una mano nella risoluzione dei problemi nelle strutture pe anziani, in particolare quelli legati al Covid. Chiaramente ci auguriamo che il problema Covid si risolva presto con l'arrivo delle vaccinazioni, ma quest'organismo vuole rimanere anche dopo l'emergenza» 

 

Federico Sboarina (sindaco di Verona): «Quello delle case di riposo è un tema che abbiamo affrontato insieme fin dall'inizio della pandemia. Era però fondamentale avere un momento di confronto per fare tutto ciò che è possibile di tutelare gli anziani ospiti e gli operatori che vi lavorano. Uno scambio di informazioni che va a vantaggio di tutti, un percorso iniziato settimane fa e questa è una tappa, non un traguardo perché le questioni da affrontare sono tante. Un tavolo di lavoro che dovrà essere permanente» 

 

PIANO VACCINALE

Denise Signorelli (direttore sanitario Ulss9): «Ieri sono iniziate le seconde dosi in tutte le nostre sedi e sono quindi 1.090 operatori sanitari che hanno completato il percorso vaccinale. Poco fa abbiamo saputo che domani arriveranno i vaccini necessari a completare le seconde dosi. Sul caso di amministrativi ospedalieri più vaccinati rispetto agli operatori sanitari, venuto a galla nei giorni scorsi, faccio notare che in Veneto, rispetto ai dati italiani, risulta vaccinato meno personale amministrativo di quello sanitario. Si tratta di una categoria comunque a rischio ma in Veneto il vaccino è stato diviso in modo più bilanciato. A chi si vaccina abbiamo dato una spilletta, iniziativa grazie al contributo di Fondazione Kappa K-Adriatica, è il valore simbolico della testimonianza per quello che sarà poi un avvio di una campagna sul resto della popolazione. Intorno alla fine di febbraio dovremmo essere in grado di completare la copertura delle case di riposo, ospiti e operatori.»

 

Giorgia Cozzolino

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