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Il rapporto dell'Arpav

L'aria? In alcuni comuni della provincia di Verona è peggio che in città

La statua di Dante in piazza dei Signori
La statua di Dante in piazza dei Signori
La statua di Dante in piazza dei Signori
La statua di Dante in piazza dei Signori

Nel Veronese l'aria è peggiore in provincia che in città.

A certificarlo è un report diffuso dall'Agenzia regionale per l'ambiente, che fotografa la contaminazione da Pm10 che è stata registrata fra il primo ottobre 2020 ed il 30 aprile scorso in Veneto. Il primo dato che emerge dalla ricerca, il quale va comunque legato anche alle limitazioni alla mobilità dovute alla pandemia da Covid, dice che è mediamente continuato a livello regionale l'andamento in leggero calo dei picchi di contaminanti presenti in atmosfera. Stiamo parlando, va ricordato, di quelle polveri sottili che derivano principalmente da riscaldamenti, motori ed allevamenti, la cui presenza è sottoposta a particolare attenzione perché, quando supera i limiti di tollerabilità, può creare problemi e patologie al sistema respiratorio umano ed avere effetti anche su quello cardiovascolare. C'è però anche altra situazione rilevante, che è legata al nostro territorio.

Se qui, come nel resto del Veneto, non si è raggiunta l'allerta rossa, che scatta quando per più di dieci giorni consecutivi si registrano più di 50 microgrammi per metro cubo d'aria di Pm10 e che impone l'adozione di una serie di misure particolarmente drastiche, è però vero che l'allerta arancione la si è raggiunta spesso. Quest'ultima si registra quando i limiti vengono oltrepassati per almeno quattro giorni consecutivi e costituisce un importante campanello d'allarme. Verona, al pari di Vicenza, ha raggiunto 7 allerte arancioni. Un dato nettamente migliore rispetto a Rovigo (14), Padova (11) e Treviso (10). Legnago e San Bonifacio ne hanno collezionate invece ben 10.

Dei 25 Comuni, compresi quelli cittadini, oggetto di controlli continui, solo in 5 si sono registrate situazioni peggiori rispetto a quelle delle “capitali” del Basso e dell'Est Veronese. 

Luca Fiorin

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