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«L’Arena live» lancia la tournée dei Perturbazione

Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione (FOTO BRENZONI)
Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione (FOTO BRENZONI)
L'Arena Live - Intervista ai Perturbazione

«Siamo nati sui banchi del liceo e siamo insieme da vent’anni, e arrivare sesti al Festival di Sanremo ci ha dato ulteriore spinta». I Perturbazione - ospiti de «L’Arena live» all’auditorium de L’Arena - hanno iniziato da dove avevano finito: la scorsa estate avevano suonato una delle date conclusive del tour del disco "Musica X" a Zevio; stasera alle 21 cominciano la tournée de "L’unica", eseguita al recente Festival di Sanremo, dal Winter Garden del Crowne Plaza, in Zai. Per Tommaso Cerasuolo, il cantante e frontman del gruppo indie-rock piemontese, «l’essenza di quello che facciamo è il concerto, l’esperienza dal vivo, il contatto con il pubblico. A Sanremo, dietro le quinte e prima di salire sul palco - al di là di quello che può apparire in televisione - era tutto compresso, tutto piccolo, tutto ristretto. Soffrivamo un po’, noi sei Perturbazione, di claustrofobia. Poi si saliva sul palco dell’Ariston e finalmente potevamo fare quello che sappiamo fare: suonare e cantare». Curioso che siano arrivati solo ora al grande pubblico di Sanremo. «E con un bel risultato: la nostra canzone è finita sesta nella classifica finale ma soprattutto ha vinto il premio Lucio Dalla, quello assegnato da stampa, radio e web. Un bel riconoscimento, se pensate che siamo insieme ormai da 20 anni, con vicende alterne - perché non è facile stare uniti, come band, per così tanto tempo». G.BR.

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